laR+ Il dopopartita

‘Adesso è ora di finalmente fare quel passo in più’

Troppi duelli persi e sovrastati nel pattinaggio: l’Ambrì cade a Langnau. Lo sfogo di Cereda: ’C’è modo e modo di perdere, ma così non lo accetto’

Pesonen e DiDomenico faccia a faccia
(Keystone)
30 novembre 2024
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Stavolta nessun punto. Il trittico di trasferte dell’Ambrì Piotta, nel bel mezzo di un tour de force composto dalla bellezza di dieci partite in sedici giorni, va agli archivi con una sconfitta netta in quel di Langnau. Dove i biancoblù, oltre che con un comprensibile calo di energie, devono fare i conti col muro eretto da Charlin e... con i montanti della sua porta: ben tre, uno per tempo, quelli centrati dagli uomini di Luca Cereda. Colpiti in ordine cronologico da Maillet, Heed e Virtanen.

Dopo aver ottenuto un punto nella rocambolesca sfida delle Vernets in apertura di settimana, ed essere saliti a Davos per portarsene a casa altri due mercoledì, nell’Emmental, nel venerdì nero (di nome... e di fatto) è dunque arrivato lo stop, al termine di una partita in cui i biancoblù hanno giocato in modo troppo passivo, lasciando il comando delle operazioni in mano agli avversari. Che non si sono fatti pregare per costruire il loro cammino verso il successo e completare così la settimana da favola a spese delle squadre ticinesi, dopo aver espugnato la Cornèr Arena martedì.

Per indirizzare sui binari giusti la partita, alla Emmental Versicherung Arena, i padroni di casa ci hanno messo sei minuti e briciole. Quanti ne sono loro bastati per ritrovarsi avanti di due reti. Tanto dall’indurre Luca Cereda a chiamare il timeout per cercare di dare una scossa ai suoi uomini. Ma la scossa non è arrivata, fatta eccezione per la fiammata di Maillet su assist di DiDomenico, col disco andato a stamparsi sull’asta alle spalle di Charlin. «Abbiamo perso troppi duelli, a centro pista, in difesa e in attacco e pattinato molto meno del nostro avversario: giocando così è impossibile vincere – analizza a fine partita, ai microfoni della Rsi, Luca Cereda, senza nascondere il malcontento per la prestazione dei suoi uomini –. Si può perdere su qualsiasi pista, e dunque anche qui a Langnau, certo, ma non in questo modo. Non lo accetto: questo non è assolutamente l’Ambrì che volevamo vedere stasera».

Il tecnico di Sementina non si nasconde comunque dietro all’alibi del possibile calo di energie accusato dalla sua squadra a causa del tour de force di questi giorni: «No, questo assolutamente non c’entra. Non sono le forze che ci mancano: per numero di partite giocate, siamo tutti circa sullo stesso piano... Di fronte avevamo una squadra ben organizzata e solida, oltre che un portiere come Charlin, che sta disputando una stagione strepitosa, ma ciò non cambia il fatto che la nostra prestazione sia stata inaccettabile: torno a ripetermi, abbiamo perso troppi duelli e pattinato troppo poco. Ora è davvero il momento di fare quell’agognato passo in più...».

In avvio di periodo centrale i biancoblù hanno provato a ricucire lo strappo, mostrando forse il loro miglior volto della serata. Ma nemmeno in powerplay sono riusciti a riaprire i giochi. Che poi i bernesi hanno chiuso con un’altra doppia fiammata approfittando della prima penalità dei biancoblù (sul conto di Landry): segnando prima il 3-0 a 4 contro 4 e poi calando il poker ventidue secondi più tardi, quando Senn ha ceduto il posto a Juvonen a difesa della gabbia dell’Ambrì Piotta. Il punto della bandiera di Bürgler è poi arrivato a terzo tempo inoltrato, troppo tardi per sperare in un altro clamoroso comeback dei leventinesi, che domenica ritroveranno finalmente il ghiaccio amico della Gottardo Arena per la sfida pomeridiana contro il Losanna. «Ora avremo un giorno per recuperare le forze e lavorare in funzione della prossima partita».