Hockey

Robin Grossmann beffa il Lugano, che torna a casa a mani vuote

Una sassata del difensore a due minuti dal termine decide una delicatissima sfida col Bienne che i bianconeri erano riusciti a riaprire grazie a Fazzini

Il miracoloso intervento di Schlegel su Sablatnig, al trentanovesimo
(Keystone)
7 gennaio 2025
|

Alla Tissot Arena di Bienne il Lugano era in cerca del riscatto dopo la sconfitta con il Friborgo, contro un avversario oltretutto reduce da due sole vittorie nelle ultime sei uscite, anche se il pesante infortunio occorso a Joly ha indubbiamente complicato ancor più le cose per lo staff tecnico bianconero, che per l’occasione deve far senza anche l’ammalato Canonica, pur se può tornare infine a contare su Zohorna.

In un avvio di partita equilibrato e chiuso, il primo affondo è ticinese, con Thürkauf e Fazzini che provano ad andar via in 2 contro 1 al terzo minuto, ma il tentativo non va a buon fine. La risposta bernese è un tiraccio a lato di Kneubuehler che però si trasforma improvvisamente in un’occasione per lo statunitense Greco, che però a sua volta si fa trovare un po’ sorpreso davanti a Schlegel. Poi, all’ottavo minuto, Sekac si guadagna astutamente una penalità sulla linea blu offensiva, regalando ai suoi il primo powerplay di serata: in quei due minuti sul conto di Sablatnig il puck gira bene, ma nonostante un paio di tentativi di Fazzini e Guerra il risultato non si sblocca. Né in quell’occasione, né nelle successive, in un primo tempo con pochi sussulti, pur se nel finale sono i ticinesi a rendersi più minacciosi e a un minuto dalla pausa si creano un’altra interessante opportunità, ma Carr non può sfruttare il servizio di Fazzini.

In avvio di secondo tempo, però, Valtteri Pulli rischia di combinarla davvero grossa, con un taglio più che pericoloso in pieno slot: tuttavia, in qualche modo Schlegel ci mette una pezza, chiudendo la porta in faccia a Hofer. Tuttavia, un paio di minuti dopo quelli del Bienne riescono ad andare via in quattro contro due, ma per fortuna del Lugano Nicolas Müller non riesce a controllare benissimo il disco. Rispetto al primo tempo, nel secondo ci sono più errori, e al terzo minuto i bianconeri sfruttano bene gli spazi e riescono a liberare alla conclusione Fazzini, il cui tocco da due passi davanti a Säteri meriterebbe miglior fortuna. Invece, al venticinquesimo sono i padroni di casa a trovare la rete, con uno slap di Anthony Greco che al venticinquesimo s’infila a mezza altezza sul secondo palo. Schlegel che qualche istante più tardi riesce ad evitare la seconda capitolazione, salvando d’istinto sul tentativo ravvicinato di Sallinen. Il Bienne è più pericoloso rispetto al primo tempo, ma il Lugano ha un altro paio di belle occasioni, come le due sul conto dell’attivo Verboon e soprattutto quella di Carr, bravissimo a ipnotizzare Säteri in break, addirittura mentre i suoi sono sul ghiaccio in quattro (fuori c’è Marco Müller per un cross check alla balaustra), ma il tentativo di aggiramento sul primo palo non va a buon fine. Poco prima, in quello stesso powerplay Schlegel era riuscito a compiere un vero miracolo sul tocco ravvicinato di Sablatnig che aveva tutto il peso del raddoppio.

Invece del 2-0, al 41'35‘’ arriva il meritato pareggio bianconero, con Yakovenko che non riesce a controllare un disco ballonzolante, e dopo essere arrivato tutto solo davanti a Säteri, lo batte con un polsino imparabile che più angolato non potrebbe essere. Il Bienne prova a reagire affidandosi ancora a Greco che scippa un puck al Lugano in zona difensiva e poi serve Nicolas Müller, ma Schlegel è attentissimo. Al quarantanovesimo il Lugano rischia davvero grosso, quando David Aebischer si rende autore di un crosscheck al collo di Tanner, ma gli arbitri – che inizialmente avevano optato per una sanzione di cinque minuti – dopo aver analizzato le immagini tivù optano per una penalità semplice, che i ticinesi superano senza incassare. Ma il pericolo più grosso di tutti arriva al cinquantatreesimo, quando Hofer s'inventa uno show nel terzo difensivo ospite, e dopo aver scartato un po‘ tutti spara di un soffio a lato. Per la prima volta, il Bienne spinge e il Lugano deve stringere i denti. La reazione del Lugano arriva un paio di minuti più tardi, ed è affidata alla linea di Sekac, Thürkauf e Cormier che va vicinissima al gol-partita, con il ceco che riesce a mettere il puck alle spalle di Säteri, spazzato sulla linea da Sablatnig. Oltre il danno, anche la beffa per gli uomini di Gianinazzi, con Alatalo e Peltonen che non riescono a gestire come vorrebbero un appoggio a fondopista del Bienne, e il puck improvvisamente piomba nello slot davanti al liberissimo Grossmann, la cui sassata all'incrocio dei pali è semplicemente imprendibile. Dura, durissima davvero per i bianconeri, a poco più di due minuti dal termine. Gianinazzi a quel punto naturalmente richiama subito Schlegel in panchina. Il Lugano ci prova fino alla fine, con Carr che avrebbe sul bastone il disco del possibile 2-2, che però non arriverà.

Bienne - Lugano (0-0 1-0 1-1) 2-1
Reti: 24'17‘’ Greco (Kneubuehler, Säteri) 1-0. 41'35’‘ Fazzini (Alatalo) 1-1. 57'49’‘ Grossmann 2-1.
Bienne: Säteri; Yakovenko, Stampfli; Grossmann, Burren; Zryd, Delémont; Christe; Sallinen, Andersson, Hofer; Rajala, Tanner, Sablatnig; Kneubuehler, Nicolas Müller, Greco; Cunti, Christen, Cattin; Villard.
Lugano: Schlegel; Aebischer, Dahlström; Pulli, Guerra; Jesper Peltonen, Alatalo; Meile; Fazzini, Arcobello, Carr; Cormier, Thürkauf, Sekac; Aleksi Peltonen, Zohorna, Marco Müller; Reichle, Verboon, Patry; Zanetti.
Arbitri: Stolc (Slc), Mollard; Bürgy, Meusy
Note: 5'571 spettatori. Penalità: 2 x 2‘ contro il Bienne; 3 x 2’ contro il Lugano. Tiri in porta: 36-31 (7-8, 13-11, 15-11). Bienne privo di Blessing, Bärtschi, Lööv, Haas, Brunner (tutti infortunati), Janett, Bachofner (ammalati) ed Heponiemi (straniero in soprannumero); Lugano senza Joly, Morini, Mirco Müller, Van Pottelberghe (infortunati), Canonica (ammalato) e Huska (straniero in soprannumero). Al 59'38’‘ timeout chiesto dal Lugano, che gioca senza portiere dal 58'20’‘ al 58'59’‘ e dal 59'27’' fino al termine. Premiati a fine partita, quali migliori giocatori in pista, Harri Säteri e Niklas Schlegel.