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Tim Heed: ‘Questo è il momento di alzare l’asticella’

Alla Cornèr Arena la tappa inaugurale di due settimane di fuoco per l’Ambrì Piotta. ‘Iniziare questo tour del force con un derby è un’ottima cosa’.

‘Abbiamo le carte in regola per metterli alle strette’
(Ti-Press)
21 novembre 2024
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Ambrì – Il tempo cambia molte cose nella vita. Figurarsi poi nello sport, dove, a volte basta davvero un lasso temporale ridottissimo per mutare, pure considerevolmente, i parametri. E così, quello che prima poteva sembrare un quadro dalle tonalità rosee, d’improvviso si trasforma in una tela dove a emergere più delle altre sono i tratti scuri, che rendono decisamente più fosco il disegno complessivo. Un mese e mezzo dopo il primo derby stagionale, giorno più giorno meno, il secondo atto della Cornèr Arena si presenta con un preambolo ben diverso da quello che aveva introdotto la sfida della Gottardo Arena. Al momento di scendere in pista quell’11 ottobre, i biancoblù occupavano il quarto posto in classifica con 16 punti in 9 partite (per una media di 1,777 punti a partita). E chiusero vittoriosamente la serata. Ora, alla vigilia della seconda puntata a ruoli invertiti, gli uomini di Luca Cereda occupano la dodicesima posizione con 24 punti in 19 partite (media 1,263): 8 punti in più in 10 partite, di cui 3 incamerati quell’11 ottobre, data anche dell’ultimo successo entro i tempi regolamentari dei biancoblù.

A rendere ancora più carico di importanza il derby numero 257 della storia, in casa Ambrì Piotta, è che sarà la prima partita di una serie che vedrà Heed e compagni impegnati in un vero e proprio tour de force, con ben 9 partite da qui al 7 dicembre, quando il campionato si fermerà nuovamente per lasciar posto alla Nazionale, per un ritmo praticamente di una partita ogni due giorni... «Effettivamente sì, davanti a noi abbiamo un periodo decisamente intenso di partite – ammette lo stesso difensore svedese numero 82 dei leventinesi –. D’altro canto ci siamo appena lasciati alle spalle un periodo altrettanto anomalo, se si considera che l’ultima partita l’abbiamo giocata sabato scorso e che è anche stata la nostra unica di campionato in quasi tre settimane. Perciò sì, ci attendono due settimane di fuoco ma abbiamo anche voglia di giocare, e dunque anche di buttarci a capofitto in questo tour de force per ritrovare un certo ritmo». Iniziarlo subito con una sfida come il derby, che di intensità ne richiede sempre parecchia, può essere un vantaggio o rappresenta un’insidia? «Personalmente la trovo un’ottima cosa. Ci aiuterà a focalizzarci fin da subito su quella singola partita, senza pensare tanto al prima e al dopo. In più, quando vai in pista per un derby non hai bisogno di ulteriori stimoli: sai benissimo ciò che ti aspetta e ciò che devi fare. E sai pure benissimo quanto importante è farti trovare pronto fin dal primo ingaggio. Andare a fare punti alla Cornèr Arena non è mai facile, certo, ma del resto non lo è su nessuna altra pista, per cui anche questa sarà una partita da giocare. Sono pure persuaso che abbiamo le carte in regola per mettere in difficoltà i nostri avversari e se le giochiamo bene, anche di vincere».

Un mese e mezzo fa, nel primo derby, la compagine di Cereda era effettivamente riuscita a imbrigliare quella di Gianinazzi, imponendosi 2-1... «In partite come queste, poi, il fattore pista ha un certo peso: ti sprona a dare il meglio di te stesso. Al di là di ciò, in quell’occasione eravamo riusciti a fornire un’ottima prestazione, che era stata appunto ripagata con il successo. Ora cercheremo di fare altrettanto alla Cornèr Arena». Qualcosa, a ogni buon conto, dovrà cambiare l’Ambrì sul piano del gioco per riuscire nei suoi intenti, considerando che i biancoblù hanno perso 8 delle ultime 9 partite (5 entro il sessantesimo) e l’unico successo è arrivato pure nel prolungamento... E considerando che alla ripresa dopo il primo break internazionale, l’Ambrì è uscito a mani vuote dalla trasferta di Porrentruy... «Contro l’Ajoie non siamo riusciti a rimediare a un inizio non dei migliori. Quello è sicuramente un aspetto che possiamo e dobbiamo migliorare. Fondamentale è poi anche l’efficacia dei nostri special team. Non da ultimo dovremo anche riuscire a giocare con la medesima intensità dal primo all’ultimo secondo della partita, cosa che, appunto, non eravamo riusciti a fare a Porrentruy».

Con una media di 24 minuti e 18 secondi di tempo di ghiaccio, Heed è il secondo giocatore più impiegato da Cereda in questo primo scorcio di campionato, preceduto (di 10") unicamente dal collega di reparto Virtanen. E sono gli stessi due, con il finlandese davanti in virtù del numero di gol segnati, a comandare la classifica dei migliori realizzatori dei biancoblù, con Heed che in 19 partite ha collezionato 16 punti (tre reti). «Premesso che si può sempre migliorare, sul piano individuale per me in queste prime 19 partite le cose sono andate in modo soddisfacente. Posso sicuramente fare un passo avanti in diversi aspetti, ma per altri sento di aver già raggiunto un buon livello. Questo non vuol comunque dire che adesso possa sentirmi appagato. Anzi, è il momento per alzare ancora l’asticella. La mia e quella della squadra».

René Matte

‘Partita che sfugge a ogni logica’

Rispetto alla partita di sabato scorso a Porrentruy, almeno secondo le indicazioni della vigilia, l’Ambrì Piotta che scenderà in pista per il secondo derby stagionale dovrebbe avere un volto sostanzialmente diverso. In particolare, coach Cereda sembra infatti intenzionato a ridisegnare i terzetti offensivi. Si dovrebbero così rivedere assieme Kubalik, Landry e Zwerger, linea che a inizio stagione aveva mostrato ottime cose. Kostner dovrebbe avere come ali Bürgler e Pestoni, con Grassi spostato al fianco di Heim e Müller. Qualora dovesse venir schierato Senn tra i pali, lo scacchiere offensivo dovrebbe essere completato da De Luca, Maillet e DiDomenico, con Douay ed Hedlund in ballottaggio per il ruolo di tredicesimo attaccante. La vera costante di questa prima parte di stagione regolare in casa biancoblù sembrano insomma essere i ritocchi al lineup: «È vero che da inizio stagione il roster è stato spesso rivisto, cosa che, sì, potrebbe anche comportare una certa instabilità nell’assetto, ma questi cambiamenti sono abbastanza abituali in una prima parte di campionato in cui l’organico subisce ancora diverse mutazioni – osserva René Matte –. E, poi, non sempre si è trattato e si tratta di rimaneggiamenti significativi. Anche se è vero che quando sposti uno straniero, qualche ripercussione sulla dinamica della squadra c’è. Per questo tutti i giocatori devono avere una buona flessibilità nell’impiego». L’assistente di Luca Cereda si sofferma poi sul particolare momento dei biancoblù: «Chiaramente questo derby arriva in un momento complicato per noi, ma d’altro canto questa è sempre una partita che sfugge a ogni logica. Come sempre, sarà una partita con molte emozioni, e la speranza è allora che queste possano dare la giusta carica alla squadra. Come lo si vincerà? Iniziando nel miglior modo possibile e poi con la testa, cercando di gestire al meglio l’aspetto emotivo. Faremo di tutto per mettere le mani sulla posta piena; non tanto, o non solo, per interrompere il trend negativo, ma perché in un campionato così serrato, ogni punto conta».

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