In doppio ritardo al ventesimo, Dotti e compagni reagiscono e battono il Losanna ai rigori. ‘Nella prima pausa siamo stati bravi a digerire lo smacco’
Ambrì – Le partite finiscono al sessantesimo. Anzi no. Per l’Ambrì Piotta spesso e volentieri, vanno oltre: contro il Losanna, nella domenica delle famiglie, per la tredicesima volta in 25 match, i biancoblù devono fare gli straordinari. Andando prima all’overtime e poi ai rigori. Ma ne vale la pena, perché grazie alle realizzazioni di Heed e Kubalik, i leventinesi intascano il secondo punto in palio, mantenendo la loro imbattibilità in questo genere di esercizio: in tre volte che il successo hanno dovuto giocarselo ai rigori (contro Kloten, Rapperswil e, appunto, Losanna), per tre volte l’hanno spuntata. Tutto è bene quel che finisce bene, certo, anche se il lieto fine, per come si erano messe le cose alla prima pausa, con gli uomini di Cereda che l’hanno raggiunta in ritardo di due reti, era tutt’altro che scontato. Invece, al rientro dopo la tregua, hanno saputo portare in pista il giusto atteggiamento per risalire la china. «Nel primo tempo eravamo forse ancora troppo contratti nel nostro gioco: a fermarci è forse stato un po’ di timore di entrare nella partita, ma dopo la prima pausa siamo riusciti a trovare la corretta attitudine e la voglia di vincere le battaglie – analizza Isacco Dotti –. Esattamente quello che ci voleva per ricucire lo strappo iniziale e per girare la situazione in nostro favore, per poi vincere la partita ai rigori». Mettere il primo mattone del comeback dopo appena 35 secondi di gioco del periodo centrale ha sicuramente dato una spinta in più all’inseguimento dei vodesi: «È stato il modo ideale per ripresentarci sul ghiaccio, anche perché abbiamo dimostrato di non aver accusato il colpo dopo la rete di Jäger arrivata proprio sullo squillo della prima sirena. Subire un gol così è ovviamente un colpo basso al morale, ma durante la pausa siamo stati bravi ad assimilare lo smacco e a trovare la giusta attitudine per reagire».
Reazione che, sempre nella seconda frazione, è poi sfociata dapprima nel pareggio e poi pure nel sorpasso, con due reti ‘targate’ Kubalik. L’Ambrì Piotta non si è però accontentato di gestire il vantaggio, e ha iniziato il terzo tempo spingendo alla ricerca di un’ulteriore segnatura, e sfiorandola pure in più di un’occasione. Ma a trovarla, forse in modo un po’ estemporaneo, sono stati gli avversari. «Venti minuti di gioco sono ancora parecchi, per cui la partita era ancora aperta: il Losanna è stato bravo a trovare il modo di pareggiare con una bella azione. Noi, per contro, siamo stati altrettanto bravi a mantenere il focus sulla partita anche dopo quel gol, per poi spuntarla ai rigori».
Fra le note positive del pomeriggio della Gottardo Arena va citato il boxplay: quattro le volte che i biancoblù sono stati costretti a giocare con l’uomo in meno, e nessuna rete incassata, e pure pochi i rischi effettivamente corsi: «Nelle ultime partite le situazioni ci avevano messo un po’ in difficoltà, dunque eravamo consapevoli che questo era un aspetto che avremmo dovuto migliorare: contro il Losanna abbiamo cercato di mettere l’accento su questo aspetto e per come sono andate le cose mi sembra che siamo riusciti a fare un passo avanti».
Dopo la scialba prova di venerdì a Langnau, una reazione si imponeva. E reazione c’è dunque stata. Il prossimo passo è quello delle conferme, di cui i biancoblù andranno a caccia mercoledì, ancora alla Gottardo Arena, contro lo Zugo.
Nel tabellino delle partite, alla voce marcatori, Dominic Zwerger mancava da oltre due mesi. E più precisamente dalla sera della rocambolesca (e sfortunata) trasferta alla Swiss Life Arena di Zurigo dello scorso 20 settembre. Quando si giocava la seconda di campionato e l’Ambrì Piotta venne prima ripreso dai Lions a una manciata di secondi dal termine dei tempi regolamentari, e poi superato nel prolungamento. In quell’occasione il numero 16 dei biancoblù aveva realizzato il momentaneo 1-2, che al tirar delle somme non era bastato per regalare la vittoria agli uomini di Luca Cereda. Ventidue partite dopo (e dopo aver cambiato più volte i compagni di linea ed essere pure passato dal ruolo di tredicesimo attaccante, venerdì scorso a Langnau), Zwerger è tornato a segnare. La rete del 28enne di Dornbirn è servita a mutare l’inerzia della partita, lanciando l’Ambrì Piotta verso la rimonta e il sorpasso, ratificati entrambi dal suo compagno di reparto e linea Kubalik. Bentornato Dominic.