‘La Svizzera verticalizza molto, dobbiamo capire quando dominare il gioco. I rigori? In allenamento li ho fatti segnare tutti per l'autostima’
Gigi Donnarumma, l'uomo che ha tenuto in piedi l'Italia con le sue parate, appare in conferenza stampa sorridente, gestendo ormai le domande da veterano. Parando anche eventuali polemiche prepartita su un dualismo che qualcuno prova ad alimentare chiedendogli, senza mezze misure, perché lui è più forte di Sommer.
“Lo conosco bene, ha fatto un campionato splendido all'Inter. Ogni tanto mi sento con il suo preparatore, Spinelli, che me ne ha parlato molto bene. Lui è davvero un ottimo portiere e dobbiamo trovare il nome di batterlo. Su chi è più forte e quanto lo lascio dire a voi. Io sono contento per lui per quel che ha fatto, anche se domani spero che possa fare molto meno”.
Rispetto agli ottavi di tre anni, con l'Austria, quando l'Italia arrivava sulle ali dell'entusiasmo, ora gli azzurri sono un grande punto interrogativo e il portiere azzurro non lo nega: “Dobbiamo limare molte cose. Nel girone abbiamo fatto tante cose male. Dobbiamo ad esempio gestire la palla in maniera diversa. Ci siamo allenati bene per quello, l'importanza della partita la sappiamo e dobbiamo siamo pronti. Come già detto altre volte il modulo si può cambiare, anche a partita in corso in base a chi entra e chi esce, l’importante è la compattezza, dominare il gioco. Finora abbiamo subito troppo, e abbiamo concesso troppe palle gol occasioni da gol”.
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Il portiere azzurro all’Olympiastadion
Inutile guardarsi indietro, d'altra parte l'eliminazione è stata scongiurata: ‘Tanti nel girone ci davano per spacciati, si parlava di girone della morte. Non era facile. Con la Spagna abbiamo meritato di perdere per quel che si è visto – spiega Donnarumma –, con la Croazia invece siamo stati bravi a rimanere in partita e poi a pareggiare. Domani sarà una gara diversa, dentro o fuori, e noi dobbiamo essere bravi a sbagliare poco, sbagliare meno, regalare meno possibile. E comandare il gioco. La Svizzera verticalizza molto, sono bravi in quello. E noi dobbiamo stare attenti e recuperare molti palloni”.
Con la fama (meritata) di pararigori dopo gli exploit nell'ultimo Europeo, e dopo la parata su Modric in quel di Lipsia, Donnarumma scherza sugli allenamenti fatti dal dischetto dai compagni: “Io ho fatto fare gol a tutti per dar loro autostima”. E ride: “Sappiamo che i rigori vanno messi in conto e abbiamo provato, ovviamente. C’è bisogno di tutti, perché qualcuno magari esce, altri entreranno anche se non sono rigoristi designati. Tutti hanno provato. E io domani studieremo ancora per quel che riguarda la mia parte.
“La Svizzera - continua il portiere – è una squadra fisica, che tiene bene il campo e sa ribaltare l’azione. Dobbiamo essere bravi con alcune giocate a uscire da dietro e andare direttamente sull’attaccante. Dobbiamo essere bravi anche a capire quando giocare e quando no. E dobbiamo dargli meno fiducia possibile, se perdiamo troppi palloni, l’inerzia della partita va dall’altra parte. E poi si fa dura”.