Bianconeri battuti a Cornaredo per l'ultima di Super League, complici tre rigori assegnati ai vodesi
Si è concluso come nessuno si aspettava il 2024 di Super League del Lugano. Con una sconfitta per mano del Losanna che mitiga un po' la soddisfazione per la conquista del titolo di campione d'inverno e frena quello che, in caso di successo, sarebbe potuto essere un importante tentativo di fuga, alla luce dei risultati ottenuti dalle dirette pretendenti al titolo. Il risultato finale, condizionato da tre rigori assegnati al Losanna, è sicuramente troppo pesante per i padroni di casa. I quali, tuttavia, non hanno disputato una prestazione all'altezza delle loro qualità. Sono apparsi poco precisi, scarsamente ispirati e sicuramente affaticati dalla lunga prima parte di stagione. Che però si concluderà soltanto giovedì a Thun con l'ultimo impegno di Conference League, determinante per ottenere la qualificazione nella top 8.
Bastano 43” al Lugano per crearsi la prima occasione. Lancio di Doumbia che trova Zanotti sulla fascia, l’italiano galoppa poi mette in mezzo per l’accorrente Przybylko, ma il suggerimento è troppo profondo ciò che consente l'intervento di Letica. I bianconeri partono subito forte e sembrano in assoluto controllo delle operazioni, ma al 10’, contro l’andamento del gioco, passa il Losanna, grazie a uno spunto personale di Alvyn Sanches che dal vertice destro dell'area infila il pallone nel “sette” più lontano. Il gol del vantaggio dà coraggio ai vodesi che tra il 18’ e il 19’ vanno vicini altre due volte al gol: dapprima con una doppia conclusione di Ajdini (deviata di pugno la prima, respinta di piede la seconda), poi con Diabaté che a botta sicura non imprime forza alla conclusione e permette l’intervento tutto sommato agevole di Saipi. Al 25’ è ancora il Losanna a rendersi pericoloso, con il solito Sanches che Marques fatica a contenere: la conclusione del numero 80 si spegne di poco a lato, con Siapi fermo sulle gambe.
La prima concreta risposta dei padroni di casa arriva al 29’ con un tiro da fuori area di Papadopoulos che costringe Letica ad alzare il pallone sopra la traversa. Al 39’ i padroni di casa si costruiscono la più nitida opportunità per pareggiare: Przybylko taglia la difesa vodese con uno splendido passaggio per Steffen che sul primo palo conclude in torsione, ma trova l’opposizione di Letica. Nel primo minuto di recupero, altro patatrac bianconero: su azione di calcio d’angolo, Hajdari cintura Dussenne proprio sotto gli occhi del direttore di gioco Nico Gianforte, per quello che è un ineccepibile rigore. Della battuta si incarica lo stesso Dussenne che manda Saipi da una parte e palla dall’altra per il gol del raddoppio.
A inizio ripresa il Lugano si crea subito una buona opportunità per rientrare in partita, grazie a un’azione in velocità sull’asse Belhadj-Przybylko-Dos Santos, con l’ex Thun che si incunea in area, tergiversa troppo e al momento della battuta si vedere il pallone respinto da Sow. Dos Santos si ripete al 60’, quando approfitta di un colpo di tacco di Przybylko per involarsi verso Letica, ma la conclusione è respinta d'istinto dal braccio del portiere vodese. Sul prosieguo dell’azione, Steffen trova la via del gol, ma l’attaccante si trovava in evidente posizione di fuorigioco. Il gol è rinviato di poco e arriva al 68’, grazie a Przybylko che scaraventa in rete un pallone frutto di un’insistita azione sull’asse Steffen-Bottani, con il numero 10 da poco entrato a sostituire un evanescente Cimignani.
Dimezzato il vantaggio, il Losanna capisce che ritirarsi a difesa dell’unico gol di vantaggio sarebbe un rischio troppo elevato e prova a piantare le tende nella metà campo bianconera, monopolizzando il gioco pur senza inquietare Saipi. Il Lugano impiega un attimo per riorganizzarsi, ma quando lo fa si rende subito pericoloso e al 78’, su azione di calcio d’angolo, una girata al volo di Bottani trova sulla traiettoria Poaty, mentre due minuti dopo, ancora su spunto del capitano, Mahou cicca clamorosamente il pallone, tutto solo al limite dell'area losannese. Le speranze bianconere si infrangono però all’85’, quando Hajdari entra alle spalle di Sene, senza tuttavia ritirare minimamente il braccio. Per il direttore di gara, l’intervento è passibile di un calcio di rigore, trasformato ancora da Dussenne. Nel finale di partita, dopo un palo colpito al 91’ da Mahou, un intervento di Mai su Sanches viene punito con il terzo rigore di giornata. Questa volta dal dischetto si presenta Sene che si fa intercettare la conclusione da Saipi. Per il Var, tuttavia, il portiere luganese si è mosso prima, per cui il direttore di gara fa ripetere la battuta e questa volta Sene non sbaglia, per il definitivo 1-4.
SUPER LEAGUE
Reti:¬ 10’ Sanches 0-1. 45’+1 Dussenne (rigore) 0-2. 68’ Przybylko 1-2. 84’ Dussenne (rigore) 1-3. 94’ Sene (rigore) 1-4
Lugano:¬ Saipi; Zanotti (86’ Mai), Papadopoulos, Hajdari, Marques (57’ Valenzuela); Belhadj (57’ Macek), Doumbia; Steffen, Dos Santos (69’ Mahou), Cimignani (57’ Bottani); Przybylko
Losanna:¬ Letica; Giger, Sow (82’ Mouanga), Dussene, Poaty; Sanches, Roche, Koindredi (64’ Bernede); Okou (72’ De la Fuente), Ajdini (72’ Sene), Diabaté (82’ Custodio)
Arbitro:¬ Gianforte
Note:¬ 3’592 spettatori. Lugano senza lo squalificato Grgic e gli infortunati Aliseda, Vladi e Bislimi; Losanna privo di Abdallah (infortunato). Ammoniti: 21’ Steffen. 44’ Koindredi. 52’ Saipi e Okou. 54’ Dussenne. 94’ Przybylko