I bianconeri segnano sei volte (due gol annullati dal Var), ma le reti di Grgic, Belhadj e Steffen bastano per espugnare la Swissporarena
Dopo sei trasferte senza vittorie, il Lugano torna al successo e lo fa sul difficile campo della Swissporarena di Lucerna. Sulla carta si trattava di un impegno estremamente insidioso, contro una formazione che, in caso di successo, avrebbe scavalcato i bianconeri in classifica. Invece, dopo la sconfitta di settimana scorsa a Lucerna, si è rivisto il Lugano vero, preciso, sicuro, determinato e fantasioso. L'1-4 con il quale si è chiusa la sfida, è un risultato forse un po' pesante per i padroni di casa (non sono mancate le occasioni, in particolare grazie a un Klidje che ha costantemente messo in difficoltà la retroguardia ospite), ma nel complesso ampiamente meritato, per un Lugano capace di stringere i denti quando era il caso e, appena possibile, di pendere in mano le redini del confronto. Il fatto che Steffen e compagni siano andati in gol sei volte (in due occasioni il Var ha annullato per inezie) la dice lunga sulla qualità del gioco messa in campo da una squadra che non ha presentato nessun singolo al di sotto delle aspettative. Il modo migliore per preparare la sfida di giovedì a Varsavia contro il Legia per il quinto turno di Conference League.
Mattia Croci-Torti deve fare a meno di Doumbia (squalificato) e Vladi (leggero problema muscolare, si spera di recuperarlo per domenica), così dà spazio davanti a Przybylko, mentre sulla fascia sinistra Maques prende il posto di Valenzuela.
I padroni di casa provano subito a farsi vedere dalle parti di Osigwe e al 3’ Zanotti è costretto a intervenire in scivolata per anticipare Klidje, imbeccato da un servizio filtrante di Dorn. La partita la fa il Lucerna, ma il Lugano al 15’ va a un niente dal gol del vantaggio: verticalizzazione di Belhadj a favorire l'inserimento di Cimignani che arriva davanti a Loretz, ma conclude sull’esterno della rete. Ma l’opportunità più ghiotta nel primo quarto d’ora capita sui piedi di Kevin Spadanuda, al termine di una splendida ripartenza sull’asse Spadanuda - Dorn (gran filtrante tra le gambe di Hajdari) - Klidje (pregevole colpo di tacco) e conclusione del numero 7 lucernese che si stampa sul palo destro della porta di Osigwe.
Al 23’ padroni di casa di nuovo vicini al gol con un colpo di testa sul primo palo del solito Klidje e respinta d’istinto del portiere bianconero. Al 25’, urlo di gioia che si strozza nella gola dei bianconeri: Grgic gestisce un pallone e centrocampo, ignora la richiesta di passaggio laterale di Papadopoulos e preferisce andare lungo su Cimignani che al limite dell’area stoppa di petto e serve subito Przybylko, il quale mette alle spalle di Loretz. Dopo lunga consultazione, però, l’arbitro annulla su segnalazione del Var per un piede di Cimignani al di là dell’ultimo difensore al momento del lancio di Grgic. Il Lugano non si lascia destabilizzare e prova a insistere e al 31’ Belhadj dal limite centra la traversa. Sul prosieguo dell’azione, Stankovic trattiene per la maglia Hajdari, l’arbitro lascia proseguire, ma poi è richiamato dal Var che lo manda al video. Le immagini sono impietose e a Turkes non resta niente altro da fare se non assegnare il rigore ai bianconeri, rigore trasformato con sicurezza da Grgic. La squadra di Croci-Torti approfitta dello sbandamento lucernese e al 38’ colpisce di nuovo: altro lancio illuminante di Grgic per Zanotti che entra in area dalla destra e serve a ritroso l’accorrente Belhadj, con il tunisino che non fallisce il rigore in movimento. Nel primo minuto di recupero prima della pausa, il Lugano rischia grosso su azione di calcio d’angolo, con la sfera che arriva a Spadanuda, appostato sul secondo palo, la cui conclusione a colpo sicuro si infrange sul corpo di Osigwe.
La ripresa inizia con il Lucerna che preme nell’intento di riaprire la partita. Al 49’ un colpo di testa di Klidje costringe il portiere del Lugano a volare per smanacciare un pallone che va a depositarsi sul tetto della porta. Al 58’ è però il Lugano a colpire, con un cambio gioco di Cimignani che trova libero sulla destra Renato Steffen: il numero 11 anticipa Ciganiks, si presenta in area e non lascia scampo a Loretz. Ancora una volta, però, l’intervento del Var induce Turkes ad annullare il gol per un tocco di Steffen con la mano al momento di liberarsi dell’ultimo difensore lucernese. Poco male, perché al 63’ Zanotti entra in area dalla destra e viene agganciato da Freimann: l’arbitro ci pensa un paio di secondi, poi indica il dischetto del rigore. Dagli undici metri si presenta Steffen che centra l’angolino basso alla destra di Loretz per il gol del 3-0 che mette un punto esclamativo sulla sfida della Swisspoarena. Al 76’ il Lucerna prova a riaprire la partita e lo fa con Rrudhani che dal dischetto del rigore non spreca l’appoggio di Spadanuda. Un gol che fa imbufalire la panchina bianconera, perché a terra c’erano due giocatori bianconeri (Zanotti e Grgic), con l’italiano colpito alla testa, il che avrebbe dovuto indurre l’arbitro a interrompere il gioco. Il Lucerna si getta in avanti con la forza della disperazione e all'89’ un colpo di testa dell'immarcabile Klidje sfiora il palo, con Osigwe scivolato e probabilmente impossibilitato a intervenire. Nei sette minuti di recupero i padroni di casa non riescono più a impensierire l'ottimo Osigwe e, anzi, all'ultimo secondo è Bottani a incrociare il pallone che dà ai bianconeri la vittoria per 1-4. Un gran bel segnale dopo la brutta prestazione di Ginevra e una notte da capolista solitaria, in attesa degli impegni di domani di Basilea e Servette.