Terza vittoria dei bianconeri in Conference League. Battuto un Gent che solo nel finale riesce a rendersi pericoloso dalle parti di Saipi
Tre successi in quattro partite per il Lugano in Conference League. I gol di Mahou e Doumbia, grazie ai quali i bianconeri hanno superato il Gent, proiettano i bianconeri a quota 9 punti in classifica, un totale che garantisce loro un posto nella top-24 finale, garanzia di sedicesimi di finale. È stata una partita difficile, contro un avversario forte, forse il più attrezzato tra quelli riservati dal sorteggio alla compagine ticinese. Gli uomini di Croci-Torti sono stati costretti a stringere i denti, soprattutto nel coso di un finale concitato, nel coso del quale i belgi (al termine della partita contestati e fischiati dai loro sostenitori) si sono creati alcune importanti opportunità, tutte frustrate da un dispositivo difensivo bianconero al limite della perfezione. Steffen e compagni, dopo il gol d'apertura di Mahou al 6’, hanno operato soprattutto con ficcanti ripartenze che nel corso dei primi 45’ li hanno portati più volte vicini al raddoppio, ottenuto invece soltanto nel finale di partita.
Il Lugano impiega soltanto cinque giri di orologio per trovare il gol del vantaggio. Lo fa con un inserimento di Mahou e che al 6’ approfitta di un servizio di Vladi per toccare di punta per anticipare la possibile uscita di Schmidt. Subito dopo il vantaggio bianconero, il Gent prova a prendere in mano le redini del confronto, ma senza riuscire a creare pericoli dalle parti di Saipi. Anzi, l’opportunità più ghiotta capita ancora sui piedi dei padroni di casa al 15’, con Bislimi che non riesce a chiudere con Vladi un dai e vai che lo avrebbe messo davanti al portiere belga. Al 25’, a ogni modo, il Gent riesce a rendersi pericoloso con un colpo di testa di Watanabe su azione di palla ferma, ma la conclusione incrociata finisce di poco sul fondo, a Saipi probabilmente battuto. Al 29’ si rivede il Lugano, con una conclusione a giro di Steffen, ma il capitano di serata dosa male la potenza e la palla si spegne oltre l'incrocio dei pali.
Al 32’ il Lugano rischia il patatrac: El Wafi perde la sfera in uscita, Surdez serve Gudjohnsen, sul quale interviene a valanga Papadopoulos per sbrogliare l’intricata matassa. Il controllo del gioco rimane tuttavia in mano agli ospiti, ma il loro possesso palla, per quanto trovi spesso liberi gli esterni, non produce pericoli concreti. Il Lugano gioca soprattutto di rimessa e quando riesce a ripartire in velocità è quasi sempre pericoloso. Come al 38’: lancio perfetto di Steffen, controllo di Vladi e conclusione all’interno dell'area, deviata prima da Watanabe, poi dal portiere, con la sfera che si impenna e si deposita sul tetto della porta belga. Nei minuti finali del primo tempo si accentua la pressione del Gent e al 42’ Zanotti è costretto ad anticipare in scivolata il possibile intervento a Gudjohnsen a pochi passi da Saipi.
Il secondo tempo inizia con gli stessi ventidue in campo e con il medesimo canovaccio dei primi 45’: Gent che prova a premere e Lugano che si fa pericoloso in ripartenza. Al 55’ Saipi è bravo a uscire in presa bassa sui piedi di Sonko e due minuti dopo in piena area Vladi sbaglia il controllo e non riesce ad approfittare del lavoro preparatorio di Mahou.
Dopo un’ora di gioco, Croci-Torti procede al primo avvicendamento: fuori Valdi e dentro Przybylko, per un assetto che non muta di una virgola. Al 6’ due ghiotte occasioni pe il Gent, dapprima con una conclusione dal limite di Ito che Saipi devia in corner, anticipando l’intervento di Gudjohnsen, poi con una staffilata di Araujo dai venti metri con palla che sibila al lato. Ma la vera opportunità per il pareggio arriva al 70’: discesa di Araujo sulla sinistra, cento testo e sul secondo palo arriva in corsa Gandelmann che colpisce da due passi a botta sicura, ma Saipi si fa trovare sulla traiettoria e riesce a bloccare in due tempi. Il Gent prova a stringere ulteriormente i tempi e al 74’ Gudjohnsen devia all’altezza dell’aera piccola, ma Papadopoulos gli sporca la traiettoria e la sfera finisce in angolo. La pressione della formazione belga diventa un vero assedio, con il Lugano che non riesce più a ripartire e fatica pure a difendere palla nella sua metà campo. Ma questa partita i bianconeri non hanno alcuna intenzione di perderla e all'84’ trovano il gol del addoppio con Doumbia, bravo a scaraventare in rete al termine di un uno-due con Bislimi, abile a riconquistare e difendere un pallone al limite dell'area. È il gol che regala ai bianconeri il terzo successo in Confeernce League. A quota 9 punti, una posizione nella top-24, sinonimo di spareggio nel mese di febbraio, è assicurata. E ora, testa a Ginevra per un nuovo scontro al vetrice in Super League. Domenica alla Praille arriverà un Lugano forse affaticato, ma con il morale sicuramente a mille...