La Spinelli affidata a Salvatore Cabibbo si è presentata ai tifosi. Il presidente Regazzi: ‘Proveremo ancora una volta a rompere l’egemonia del Friborgo’
La nuova stagione della Spinelli Sam Massagno è ricca di novità: è cambiato l’allenatore con la promozione di Salvatore Cabibbo a head coach, dopo gli anni vissuti come assistente di Robby Gubitosa, sono cambiati gli stranieri e il roster si è ringiovanito con un inserimento più massiccio di giocatori locali a scapito di partenze come quelle di Steinmann e Tutonda. La presentazione della squadra, affidata a Emilio Zeffiro, addetto stampa della società, è stata seguita come sempre da numerosi tifosi. Il saluto del comune è stato portato dalla sindaca Simona Rusconi, la quale ha ribadito dell’importanza della società cestistica in ambito comunale, non solo per il nome di Massagno che viene portato in Svizzera e all’estero, ma per un settore giovanile che è una risorsa importante per la comunità. Il sostegno del comune, tramite anche l’Aem, è costante e così sarà in futuro. Dario Spinelli, dal canto suo ha ribadito l’impegno della sua società nei confronti del club e guarda con ottimismo al futuro, elogiando i risultati ottenuti e sottolineando come questi 6 anni siano stati ricchi di soddisfazioni.
Il presidente Regazzi ha salutato e spiegato quelle che sono le prospettive della società per questa nuova stagione, come potete leggere nell’intervista a parte, sempre con un occhio attento alle finanze che seguono il solito iter, cioè non fare i passi più lunghi della gamba, con un budget attorno ai 650’000 franchi.
Infine sono stati presentati tutti i giocatori, in particolare i nuovi stranieri che sono: Akim Robertson, classe 2001, 208 cm, ex Lugano e Neuchâtel, centro, 10 punti di media e 4 rimbalzi; Eliah Morgan, classe 2001, 185 cm, guardia da Charleston, Carolina del Sud; Markel Humphrey, che torna in Ticino con la sua esperienza e polivalenza di ruoli. Poi tutti gli altri volti ormai noti, dai fratelli Mladjan a Solcà, da Martino a Koludrovic, Rauseo e Togni, oltre ai vari giovani che si alterneranno agli ordini di Cabibbo.
Il vicepresidente Patrick Manzan ha sottolineato l’importanza del settore giovanile (quest’anno il totale di quasi 300 giovani nelle varie categorie), annunciando il Torneo internazionale giovanile di Pasqua, con gli U14 e gli U16 e ha sottolineato come il 24 novembre, al Lux di Massagno, si terranno i festeggiamenti per il 60° compleanno della Sam. Infine, ha ricordato e ringraziato tutti gli sponsor che danno la possibilità alla società di operare ad alto livello in campionato, a cominciare dalla Spinelli, legata da una vita e nel nome alla Sam: ma anche Movex, Cq Asset, Aem, Ennio Ferrari, Artisa Group, Regazzi, Gae (Giovanni Agustoni Energia), ristorante Fresco, Hub fitness, Ail, Raiffeisen, Fit Lab, Banca Stato, Fox Town e Contrada dei Patrizi e molti altri ancora.
‘Dobbiamo formare i nuovi Martino’
Robbi Gubitosa ha cambiato ruolo e ora è responsabile sia della prima squadra, sia del settore giovanile: un nuovo viaggio?
Direi proprio di sì e anche faticoso nell’avvio, visto che mi sono occupato sia della prima squadra, sia della ricostruzione del settore giovanile.
Partiamo dalla prima squadra: un cambio radicale?
Abbiamo cambiato tutti gli stranieri, anche se quello di Humphrey è un ritorno. Con Salvatore abbiamo cercato di formare un asse portante con Morgan quale guardia e Robertosn centro, con l’aggiunta di un polivalente nei ruoli come Humphrey, un giocatore molto bravo e con capacità da leader. Poi abbiamo tutti i nostri giovani a fare da corollario ai più scafati compagni di sempre.
Un ruolo, il tuo, che interpreterai in che modo?
Non ho seguito la squadra nelle gare di preparazione se non sporadicamente e in video: Totò deve essere il loro referente, io farò il dirigente e avrò anche i compiti meno grati come quello di fare osservare la disciplina di squadra e sanzionare se del caso, cosa che non potevo fare da allenatore. Il tutto, sempre in sintonia con dirigenti e allenatore.
E il settore giovanile?
Oltre ad allenare la U14, mi occuperò di tutto il settore: in questi ultimi anni è stato un po’ trascurato per cui tutti assieme vogliamo ridare lustro a un movimento che è sempre stato di alto livello: i nuovi Martino li dobbiamo costruire in casa.
Presidente, dopo una stagione ricca di rimpianti, si riparte...
È sempre bello essere qui e ripartire con grande entusiasmo con la voglia di salire il più in alto possibile e rompere l’egemonia di Friborgo: ci proveremo di nuovo.
Una Sam ridimensionata?
Abbiamo avuto un occhio particolare per il budget, ma non direi ridimensionata, semmai un po’ più oculata nelle scelte, come quella di partire con soli tre stranieri e poi capire se e come provvedere a un quarto: occorre andare avanti con cautela, visto che la stagione è sempre ricca di sorprese e anche di infortuni che possono cambiare le dinamiche.
Cosa chiede ai suoi?
Innanzitutto una maggiore disciplina in campo perché lo scorso anno abbiamo gettato al vento le nostre opportunità per indisciplina, dando anche una immagine negativa della società e questo è brutto: dobbiamo dimostrare di saper accettare le decisioni e giocare.
Il rapporto con le autorità è cambiato senza più un referente come Giovanni Bruschetti?
Chiaramente Giovanni era una vera anima della Sam, ancor prima di essere sindaco, però vogliamo collaborare al meglio anche con il nuovo Municipio che comunque ci apprezza per quanto facciamo e ci sosterrà anche in futuro.
Gubitosa parla di un incremento del settore giovanile: scelta condivisa?
Assolutamente. Noi siamo una piccola società, al cospetto di altre “cittadine” e quindi avere un vivaio adeguato ci permette un ricambio generazionale interno: dobbiamo tornare ai livelli di qualche anno fa, è fondamentale.
Prima di addentraci nelle dinamiche stagionali, un breve flash sulla tua esperienza con la Nazionale iberica diretta da Scariolo: come è stata?
Un bagno di basket in un altro mondo: 40 giorni nel contesto di un gruppo, ben 11 assistenti, durante i quali abbiamo svolto un lavoro minuzioso e radicale sotto ogni punto di vista, dal lavoro coi singoli e in gruppo all’analisi delle avversarie, alla preparazione degli allenamenti, tutto quanto: noi siamo lontani… un mondo.
E allora vediamolo il nostro orticello: che Sam sarà?
Una squadra molto concreta e coperta nei vari ruoli, anche se forse ci manca un lungo svizzero. Però le risposte dal campo in queste settimane sono state positive e ho visto la squadra crescere.
Partite con tre stranieri...
Una scelta condivisa con la società: diamo spazio a un giocatore svizzero i più, abbiamo tre stranieri che occupano i ruoli essenziali e sono giocatori di buon livello, anche se Morgan è nuovo per il nostro basket e quindi sarà tutto o quasi da scoprire.
Dicono abbia caratteristiche simili a Nottage.
Direi che gli si avvicina molto. Anzi, ha forse un tiro anche migliore, ma aspettiamo di vederlo nelle partite che contano.
Le avversarie che ritieni al top?
L’Olympic, come sempre, poi Ginevra. Del Vevey, che è stato reintegrato, non si sa molto. Al nostro livello direi Neuchâtel, Losanna e Monthey. Ma è presto per fare pronostici, da noi un americano può stravolgere le certezze: vedremo cosa ci dirà il campo. Noi puntiamo sempre a vincere ogni partita, la mentalità deve essere questa.