La Procura intende chiedere una perizia sullo stato di salute del 50enne che si trova in stato di fermo alla clinica psichiatrica cantonale
Un conflitto immaginario con gli altri inquilini della palazzina. Non sarebbe stata una lite vera e propria, bensi una disputa col vicinato frutto della sua immaginazione e dell'alcol che aveva bevuto, giovedì sera a indurre un 50enne a esplodere alcuni colpi di fucile all'interno del suo appartamento, in giardino e all'interno dello stabile di via Beltramina a Molino Nuovo. Stando alla Rsi, l'uomo pensava che i vicini lo deridessero e lo provocassero, rumoreggiando di proposito, a il tutto era frutto del disturbo da cui è affetto. Perciò, il 50enne ora si trova ricoverato alla Clinica psichiatrica cantonale di Mendrisio.
Sulla sua carcerabilità si esprimerà a breve il giudice dei provvedimenti coercitivi, intanto la procuratrice pubblica Pamela Pedretti, ne ha chiesto la detenzione preventiva e intende disporre una perizia psichiatrica che chiarisca il suo stato di salute e sopratutto per scongiurare l’eventuale rischio di recidiva. L’imputato, difeso dall’avvocata Luisa Polli, com'era emerso nei giorni scorsi non ha precedenti penali. Ora, l'uomo deve rispondere di esposizione a pericolo della vita altrui e, per i due vecchi fucili che possedeva senza permesso, di infrazione alla legge federale sulle armi.