A Mendrisio l’autorità cittadina si impegna ad abbattere nuove barriere, coinvolgendo i gruppi sociali ‘poco rappresentati’
Mendrisio ha una aspirazione: diventare una Città sempre più inclusiva. Da tempo ormai il Comune ha imboccato la strada giusta. Lo ha fatto interrogandosi sul bilancio di genere e mettendo in campo, già dal 2021, un vero e proprio Piano di azione per le pari opportunità con l’intento di migliorare la conciliabilità famiglia-lavoro. Senza timore si è, quindi, guardato all’interno dell’amministrazione comunale, proiettando però iniziative e misure anche all’esterno di Palazzo civico, un occhio attento al tessuto sociale locale. Il lavoro di questi ultimi quattro anni, del resto, non si esaurirà qui. Dentro il Dicastero socialità e pari opportunità ci si è già messi all’opera per pianificare le prossime mosse. E il 2025, come confermato anche dal Municipio nel solco degli interrogativi sollevati nei mesi scorsi dal gruppo dell’AlternativA, coinciderà con la definizione del nuovo Piano di azione. Un documento, si anticipa, che intercetterà “i bisogni rilevati, le priorità e le risorse a disposizione, in continuità con quanto fatto in questi anni”. Le novità, comunque, non mancheranno: Mendrisio ospiterà la campagna sulla sensibilizzazione all’autismo.
Le disponibilità finanziarie in cassa, in realtà, non sono molte, ma la rete delle competenze è solida e l’impegno non manca. Tiziana Madella, direttrice Socialità e pari opportunità a Mendrisio, con l’inizio del nuovo anno si è già rimboccata le maniche per preparare nel dettaglio il Piano. «In linea di massima andremo in continuità con quanto abbiamo fatto finora – ribadisce la direttrice –. I tre assi di intervento resteranno tali». La strategia, in effetti, si focalizzerà sulle pari opportunità nell’amministrazione comunale, nella sfera professionale e nel contesto formativo. A ciò vanno aggiunti i sette obiettivi programmatici che la Città si è data e persegue. Traguardi che, come rimarcato anche dall’Esecutivo rispondendo ai consiglieri comunali Elia Agostinetti, Jacopo Scacchi, Monika Fischer Kiskanc, Zoe Ostinelli e Sara Haeuptli Nguyen Trinh, mirano a promuovere le politiche di genere, a rafforzare la possibilità di conciliare meglio lavoro e vita familiare, a vantaggio di una “cultura aziendale più inclusiva”, dunque a sensibilizzare sulla responsabilità sociale delle aziende e del territorio, ma soprattutto a contrastare le discriminazioni e le violenze di genere, anche sul posto di lavoro, e a combattere gli stereotipi.
Tutti intendimenti, quelli elencati dal Municipio, che non sono rimasti parole sulla carta. In nome di una maggiore conciliabilità dei ruoli si sono lanciate campagne di sensibilizzazione, organizzati incontri – ad esempio per i neogenitori –, proposti corsi alle donne che sperano di reinserirsi nel mondo del lavoro e analizzati i bisogni extrascolastici dei nuclei familiari. Mentre per abbattere le barriere Mendrisio ha aderito alle iniziative di Pro Famiglia sul tema ‘Famiglie, esplorando il passato - immaginando il futuro’, ha realizzato eventi tematici ed effettuato un sondaggio sull’educazione di genere e le pari opportunità tra i docenti, dando seguito a una proposta formativa, in collaborazione con Zona Protetta. Nondimeno si sono coinvolti pure i genitori di allievi e allieve delle scuole dell’infanzia ed elementari, interpellando 508 famiglie. E questo senza perdere di vista quelle che sono le previsioni demografiche, che danno in ripresa la crescita nelle fasce di età fino a 14 anni dopo il 2030.
«Guardando avanti – ci spiega ancora Tiziana Madella –, stiamo però ampliando il focus sulle pari opportunità. Il che significa che stiamo lavorando molto anche sul discorso della partecipazione dei cittadini e delle famiglie con andicap. L’obiettivo è raggiungere quelle fasce di popolazione che abitualmente non arrivano ai servizi, non partecipano a quella che è la vita sociale. L’intendimento – conclude – è quindi quello di concentrarci sulle pari opportunità e sui gruppi poco rappresentati».
Non si nasconde altresì che avere un quadro della situazione e delle necessità delle famiglie che vivono nel territorio cittadino permette di orientare la strategia di marketing territoriale, oggi in fase di sviluppo. Strategia che include l’offerta scolastica e di servizi per l’infanzia e che si prefigge di essere attrattiva per i nuclei con figli in età scolare e prescolare.
L’intenzione, dichiara lo stesso Municipio, è quella di “rivolgersi a famiglie che scelgono di insediarsi a Mendrisio per il buon livello di servizi dedicati e/o per la possibilità di crescerli in una realtà più a misura di bambina e di bambino”.