Nel secondo turno a Wimbledon il 39enne renano ha superato in maniera convincente il transalpino e sabato nei 16esimi se la vedrà con il britannico Norrie
Non sarà storica quanto quella ottenuta 20 anni fa contro Sampras, ma la vittoria ottenuta da Roger Federer (Atp 8) nel secondo turno di Wimbledon contro Richard Gasquet (56) ha un certo valore, in quanto rassicura tanto i fan del campione rossocrociato tanto lo stesso renano sul suo stato di forma dopo l'incerto esordio contro un altro francese, Mannarino, costretto al ritiro sul più bello (per lui). Con Gasquet il 39enne ha infatti offerto una prova decisamente più convincente, imponendosi 7-6 (7/1) 6-1 6-4 in tre set disputati in crescendo dall'otto volte vincitore dello Slam londinese.
«Io e Richard ci conosciamo molto bene, abbiamo giocato così tante volte uno contro l'altro e anche con il suo splendido rovescio, mi ha spinto a dover fare qualcosa un più – le parole a caldo di Federer, che ha chiuso il match con ben 50 vincenti a fronte di 26 errori diretti, di cui 13 nella prima frazione –. Il primo set è stato molto duro, poi nel secondo sono cresciuto e in definitiva sono soddisfatto del mio livello, in fondo non è importante sentirsi al top nei primi turni, durante i quali conta soprattutto non uscire. Considerando poi da dove arrivo, dalle due operazioni al ginocchio, quello che conta è essere qui e sono contento di aver raggiunto il terzo turno».
Sabato nei 16esimi di finale il basilese si troverà di fronte un atleta di casa, il 25enne Cameron Norrie (34), reduce dalla finale raggiunta al Queen's e che affronterà per la prima volta in carriera... «Mi aspetto una partita difficile, sta facendo molto bene quest'anno, ma direi che può bastare così – ha scherzato Federer –. Se il pubblico sarà dalla sua parte lo capirò. E se sosterrà anche me, sarà per tutto quello che è successo qui negli ultimi 20 anni».
Avanti senza problemi il numero due al mondo Daniil Medvedev, sbarazzatosi 6-4 6-1 6-2 in appena 1h34' di gioco dello spagnolo Carlos Alcaraz (Atp 75). Stesso discorso per il secondo meglio piazzato nel ranking mondiale della parte bassa del tabellone, Alexander Zverev (7-5 6-2 6-3 allo statunitense Sandgren), così come per l'italiano Matteo Berrettini (9), vittorioso pure lui in tre set sull'olandese Van de Zandschulp (139).
Il torneo femminile ha per contro perso una nuova testa di serie, ossia l'ucraina Elina Svitolina, numero tre del tabellone nonché semifinalista nel 2019 superata 6-3 6-4 dalla polacca Magda Linette (Wta 44). Tutto facile invece per la testa di serie numero uno Ashleigh Barty, 6-4 6-3 alla russa Blinkova (89).