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Sam Massagno e Riva chiudono l’anno col broncio

Domenica da dimenticare per le due ticinesi in campo. Soprattutto per la Spinelli, in quella che è stata una delle partite più brutte degli ultimi anni

Lo spaesato Arkim Robertson
(Ti-Press/Bianchi)

L’anno solare del basket si è chiuso con due sconfitte, quella della Spinelli in casa contro gli Starwings (77-85), e quella del Riva a Baden (84-59). La partita di Massagno è stata una delle più brutte viste a Nosedo negli ultimi 5 anni: senza mordente, senza reazioni, senza un gioco logico né una difesa che si possa chiamare tale. E i numeri sono eloquenti: 52 punti subiti nel primo tempo, 42% al tiro con 8/28 da 3, 32 rimbalzi a 41, 13 i rimbalzi offensivi dei basilesi; 1/8 di Marko Mladjan al tiro, 1/7 di Dusan, 5/11 dello spaesato Robertson con 3 perse e soli 6 rimbalzi. Da salvare Morgan (28 punti), Martino per la regia e la grinta (con 7 punti e 4 recuperi) e Solcà, 13 punti, 9 rimbalzi e 4 assist. Appena sufficiente Hunphrey, 17 punti ma anche 5 palle perse delle 13 complessive della Sam. Non basta certamente l’attesa di un’ora e un quarto per giustificare una così scialba prestazione, perché i basilesi, causa neve e code, sono rimasti sul bus quasi 8 ore, ma appena scesi han giocato al meglio delle loro possibilità, con disciplina, logica e discreta difesa. Gara tutta in salita, con il vantaggio sull’8-6 al 5’. Poi belle statuine, neanche il campo fosse un presepe: dal 21-20 al 9’, un parziale di 9-0 per gli ospiti a cavallo dei due quarti lanciava la gara, e un 2 a18 complessivo portava lo score sul 23-38 al 4’ e sul 26-47 al 5’. Una catastrofe rimediata con un 13-7 negli ultimi minuti con Solcà, Martino e Morgan: 38-52 alla pausa.

Tutti ad aspettare la rimonta, per nulla impossibile contro i basilesi, almeno sulla carta. Invece il campo ha detto altro: la Sam ha navigato ancora a -16 (46-62 al 5’), poi uno strappo di 9-0 ha portato lo score sul 55-72 con 7 punti di Morgan. Ma è un fuoco di paglia: -10 all’ultima pausa poi +14 in entrata di quarto con la Sam a sparare a zero per oltre 4 minuti: 57-74. Ancora a -8 con Solcà e Morgan ma Basilea ha avuto l’accortezza di controllare e colpire fino alla fine, lasciando l’illusione di un -4 a Morgan (77-81 a 12” dalla sirena), e poi i soliti liberi a definire la sconfitta.

Il Riva, dal canso suo, nulla ha potuto a Baden: quando le avversarie hanno tre straniere, la differenza nel basket femminile è incolmabile, a meno d’avere una svizzera da 20 punti. Cosa che logicamente il Riva non ha e quindi, se anche le americane sparano a salve (7/25 la Nelson e 6/18 la Sculls) non si va lontano. Le straniere del Baden han realizzato 58 punti, con l’elvetica Vollmeier a quota 16. Poi, quando tiri con il 31% al cospetto del 42% delle avversarie, che prendono pure 51 rimbalzi contro 39, la gara è chiaramente impossibile, al di là dell’impegno che non è mai venuto a mancare.