Hockey

Nel segno di Granlund, ma non solo: il Lugano vince ancora

Terzo successo consecutivo per i bianconeri di Luca Gianinazzi, che tirano dritti per la loro strada e mettono sotto anche un incerottato Davos

Tre punti davvero pesanti per Wolf e compagni
(Keystone)
24 gennaio 2023
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A Davos tornano Andersson e Guerra, ma oltre all’infortunato Walker Luca Gianinazzi stavolta deve fare a meno di Elia Riva, a sua volta ammalato. Va comunque peggio al Davos, che oltre a Jung e Wellinger Waltteri Immonen deve fare a meno anche dello svedese Nygren, la cui stagione è finita domenica dopo la frattura alla gamba nella sfida persa contro il Berna.

Pronti, via e sul fronte bianconero c’è subito un brutto disco perso da Marco Müller su Corvi, che costregge Schlegel a dover fare gli straordinari. Al cambio dopo altro disco perso da Morini, Davos preme e insiste. Poi, però, il Lugano mette il naso alla finestra e si crea le prime opportunità, con Carr e poi Connolly. I ticinesi insistono e cominciano a fare il gioco, guadagnando tempo e spazio in attacco. Ma un nuovo, clamoroso errore nel terzo (stavolta di Alatalo) offre un’occasione immancabile a Dahlbeck, lo svedese tuttavia spara alto da due passi. È in assoluto l’occasione migliore in un primo tempo in cui c’è tanto movimento ma poche emozioni, almeno fino a 2’27’’ dalla prima pausa: ottima idea di Marco Müller che cambia fronte, aprendo il gioco su un Markus Granlund che porta a spasso Dominik Egli, prima d’inventarsi un servizio all’indietro alla cieca per l’attaccante numero 10, il quale chiude il triangolo con un tiro sul primo palo che lascia di stucco Gilles Senn.

Anche in avvio di secondo tempo gli ospiti si rendono subito pericolosi, ma nel 2 contro 1 inscenato da Arcobello e Connolly l’americano decide di far tutto da solo e Senn ha buon gioco. Però il Lugano c’è. E oltre a vincere la grande maggioranza degli ingaggi, quando ha il disco il più delle volte prende le decisioni giuste. Come in occasione del gol del raddoppio, in cui mette nuovamente il suo bastone lo scatenato Granlund (per lui 19 gol in 34 partite) dopo grande lavoro prima davanti e poi dietro la porta di Daniel Carr. E poco dopo, in superiorità numerica (fuori c’è Stransky per un aggancio) tocca a Connolly ritrovarsi sul bastone un’occasione ghiottissima, ma il topscorer bianconero spara a lato a porta sguarnita. Quindi arriva anche una traversa, quella colpita da Andersson al 30’01’’. Insomma, il Lugano fa tutto bene, o quasi, al punto che nel secondo tempo in cui c’è sostanzialmente una squadra sola sul ghiaccio.

Due penalità una in fila all’altra, tra la fine del periodo centrale e l’inizio del terzo rischiano tuttavia di mettere in seria difficoltà i ticinesi, ma il quarto powerplay della Lega per efficacia (22,81%) stavolta non riesce a pungere. Anche se quelle due occasioni hanno perlomeno l’effetto di riportare in partita i grigionesi, i quali nei primi 8-9 minuti del terzo tempo cominciano a spingere sul serio e Schlegel deve metterci del suo. A poco a poco i bianconeri riescono però a riprendere in mano la situazione, e a 6’20’’ dal termine Fazzini e Josephs arrivano a un niente dal 3-0, con il tiro del canadese che si stampa sul palo, e poco dopo anche Zanetti, Morini e Connolly sfiorano il terzo gol. Però il risultato non muta, neppure dopo che a 2’54’’ dalla fine una bastonata di Wolf costringe i suoi compagni a restare in pista in 4: il Davos prova sì il tutto per tutto per rientrare, invano però.

Davos - Lugano (0-1 0-1 0-0) 0-2
Reti:
17’33’’ Marco Müller (Granlund) 0-1. 26’21’’ Granlund (Carr) 0-2.
Lugano: Schlegel; Klok, Alatalo; Mirco Müller, Andersson; Guerra, Wolf; Villa; Ganlund, Marco Müller, Carr; Morini, Arcobello, Connolly; Josephs, Thürkauf, Fazzini; Gerber, Herburger, Zanetti.
Arbitri: Lemelin (Usa), Hürlimann; Altmann, Gurtner.
Note: 3’921 spettatori. Penalità: 2 x 2’ contro il Davos, 5 x 2’ contro il Lugano. Tiri in porta: 20-25 (5-10, 3-12, 12-4). Davos senza Nygren (stagione finita), Prassl, Jung, Frehner, Wellinger (tutti infortunati). Lugano privo di Riva (ammalato), Vedova, Walker (infortunati) e Koskinen (straniero in soprannumero). Pali: 30’01’’ Andersson (traversa), 45’26’’ Sturny (traversa), 53’40’’ Josephs. Al 58’50’’ timeout chiesto dal Davos, che gioca senza portiere fino al termine. Premiati a fine partita quali migliori giocatori in pista, Michael Fora e Markus Granlund.