ciclismo

Evenepoel cede la maglia a Leknessund, tappa a Paret-Peintre

La fuga a sette premia il francese e il norvegese. Tra i favoriti distacchi invariati

La nuova maglia rosa
(Keystone)
9 maggio 2023
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La quarta tappa del Giro d’Italia ha regalato tutte le emozioni mancate nei due giorni precedenti. Fin dalla partenza di Venosa il ritmo è infatti stato molto alto, impedendo l’uscita di una fuga e con la rapida creazione di un nutrito gruppo di inseguitori. Tra coloro che hanno provato, senza fortuna, a lanciare la fuga, anche l’elvetico della Groupama Stefan Küng. A complicare un percorso che prevedeva 3’600 metri di dislivello, anche la pioggia, che ha provocato alcune cadute, soprattutto in discesa.

A una novantina di chilometri dall’arrivo si è formato un gruppo di sette fuggitivi, con Leknessund, Skujins, Albanese, Conci, Barguil, Aurelien Paret-Peintre e Ghebreigzbhier. Il gruppo li ha lasciati andare, anche perché la maglia rosa Remco Evenepoel è stata ben contenta di cedere le insegne del primato. La fuga è però stata sempre mantenuta sotto il controllo della Lotto-Soudal, tanto che il vantaggio non ha superato i quattro minuti, fino a una quarantina di chilometri dall’arrivo, quando ai fuggitivi è stato dato il via libera definitivo, arrivando a sfiorare i sei minuti di margine.

A rompere gli indugi è stato Conci a sette chilometri dal traguardo, contemporaneamente al cedimento di Barguil. È poi stato il turno del tentativo di Skujins. Ma alla fine sono rimasti in tre, Leknessund, Paret-Peintre e Ghebreigzbhier. Alla fine la tappa si è risolta con una volata a due al lago Laceno, tra il francese e il norvegese, con il primo che si è aggiudicato la tappa, mentre il secondo si è accontentato della maglia rosa. Nel gruppo infatti l’alto ritmo dell’Ineos ha fatto sì che nessuno riuscisse a fare qualche tentativo di guadagnare tempo.