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Nella tana del Besiktas per un’altra impresa

Dopo l’exploit dell'Yb, è il turno dei bianconeri di tentare lo sgambetto a una big turca. In palio c’è un ticket per la fase a gironi di Europa League

‘Possiamo giocarcela’
(Keystone)
28 agosto 2024
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Dopo il colpaccio dello Young Boys a spese della squadra turca del Galatasaray, il Lugano da parte sua cerca di estromettere un’altra squadra dei Balcani, il Besiktas di Ciro Immobile. All’andata, sul sintetico di Thun, finì 3-3, e domani alle 20 (le 21 in Turchia) ai ragazzi di Mattia Croci Torti servirà una grande prestazione in questa gara di ritorno del playoff di Europa League. Estromettendo il Besiktas, i bianconeri accederebbero alla fase a gironi della competizione, mentre in caso di sconfitta sarebbero dirottati verso la Conference League, terza competizione europea per club.

Fermo nel fine settimana, il Lugano – reduce nell’ultimo mese da un tour de force di partite assai duro – ha potuto preparare quest’impegno al meglio. «Questa settimana senza impegni sul campo ci ha fatto bene, soprattutto a livello mentale: abbiamo potuto staccare un attimo, concedendoci due giorni senza pensare al calcio – osserva mister Croci-Torti –. Poi però ci siamo subito tuffati dentro questa partita. Siamo qui con tanta fame; abbiamo una grande voglia di vincerla. Benché dovremo fare a meno di Hajdari e Mahou, che sono rimasti a Lugano, ci giocheremo fino in fondo tutte le nostre possibilità».

Sin qui, il Lugano ha mostrato carattere e una voglia incredibile di fare bene, sia in campionato, sia sulla ribalta europea: l’aver battuto i serbi del Partizan Belgrado ne è la prova tangibile. Ma non basta, adesso serve un’ulteriore prova maiuscola. «Vogliamo fare vedere a tutti che il Lugano è riuscito a fare un’ulteriore step. Giocare in questa competizione sarebbe fantastico: ci proviamo fino alla fine per cercare di raggiungere questo obiettivo, convinti di potercela giocare. Nella prima partita il Besiktas avuto una grande reazione ha saputo reagito alla grande in un momento di difficoltà: stavolta speriamo di non accusare blackout che possono rivelarsi fatali. I turchi hanno iniziato bene la stagione. Sono forti ma ci rispettano: conoscono la forza del calcio svizzero e non si sono dimenticati di quello che è accaduto l’anno scorso, con la nostra vittoria proprio su questo terreno».

Renato Steffen, il nazionale svizzero, è abituato a calcare la scena di palcoscenici importanti, come quello che attende il Lugano. In uno stadio gremito, con un pubblico molto caloroso, tifo alle stelle e pressione altissima: «Le mie aspettative sono sempre molto alte: chi mi conosce sa che mi pongo sempre degli obiettivi molto alti – sottolinea l’attaccante del Lugano –. Se abbiamo la possibilità di giocare in uno stadio del genere, l’unico pensiero è quello di portare a casa una vittoria. Siamo venuti qui per vendere cara la nostra pelle; sappiamo tutti che sarà difficile, ma come sportivi bisogna avere davanti a sé sempre traguardi molto alti. Ci teniamo a continuare il nostro cammino dell’Europa League. Personalmente mi sento in forma: mi ha fatto molto bene poter staccare un attimo dopo una lunga stagione, terminata con gli Europei in Germania. Ho potuto ricaricare le batterie e sono tornato con tanta voglia di far bene, di aiutare i giovani: non vedevo l’ora di poter tornare a giocare. Faccio sempre il possibile di dare il massimo, per aiutare la squadra. Sono consapevole che le aspettative su di me sono molte. Poi poter far parte della Nazionale è sempre uno stimolo maggiore. Anch’io non sono più giovanissimo, ma in ogni partita c’è la possibilità di mettersi in mostra, e stasera voglio dare ancora una volta il massimo».