Champions League, la compagine lusitana va a Londra forte dell'1-0 casalingo, ma l'attacco dell'Arsenal fa paura
Dopo la vittoria 1-0 nel confronto d'andata degli ottavi di finale di Champions League, il Porto deve prepararsi a un più che probabile assalto all'arma bianca nella sfida di ritorno a Londra. L'estremo difensore lusitano Diogo Costa, cresciuto in Svizzera, deve prepararsi a una serata di intenso lavoro. Al contrario di quanto era successo tre settimane fa in Portogallo, dove i Gunners avevano sì avuto più possesso palla, ma a conti fatti ne avevano tratto ben pochi benefici. Le statistiche dell'Uefa, a questo proposito, hanno sottolineato come gli inglesi non siano mai riusciti a concludere verso la porta difesa da Costa, mentre i padroni di casa si erano imposti grazie a una genialata del brasiliano Galeno al 94’.
L'inefficacia dell'attacco dell'Arsenal è tanto più sorprendente alla luce dei molti gol messi a segno in questa stagione. Non a caso, i Gunners hanno approfittato del pareggio tra Liverpool e Manchester City per balzare al comando della Premier League, proprio grazie alla differenza reti e, in particolare, al numero di gol segnati (70), 33 dei quali nelle otto partite disputate dal 1° gennaio in poi. In parole povere, la compagine londinese in questo 2024 sta marciando a un ritmo di 4,125 reti a partita. D'altra parte, è tutta la stagione che i Gunners stanno impressionando per la profondità del loro reparto offensivo. Con Bukayo Saka (16 gol), Leandro Trossard (10), Kai Havertz, Martin Ödegaard (entrambi 9), Gabriel Martinelli e Gabriel Jesus (8 a testa), i londinesi possono permettersi di pescare da un mazzo di carte formato essenzialmente da assi.
L'eventuale miracolo del Porto passerà certamente dai guantoni di Diogo Costa. Il 24enne portoghese, che ha trascorso i primi sette anni a Rothrist (Argovia), prima che i genitori decidessero di tornare in patria, non ha bisogno di nascondersi quando si tratta di statistiche. Quest'anno in 25 partite di campionato ha subito appena 17 reti e comanda la miglior difesa della Lega portoghese. Il fatto che in classifica si trovi soltanto al terzo poto alle spalle di Benfica e Sporting, i due club di Lisbona, e che quindi rischi di non poter prendere parte alla prossima Champions League, è dovuto alla produttività di un attacco andato in rete 13 volte meno del Benfica e 23 dello Sporting. Ma proprio in questi ultimi giorni sembrerebbe che qualcosa si sia mosso, alla luce del 5-0 casalingo rifilato al Benfica e del 3-0 con il quale ha superato in trasferta il Portimonense. Un risveglio quanto mai opportuno in vista della sfida dell'Emirates.
Se a Londra i favori del pronostico dovrebbero cadere tutti sulle spalle dei padroni di casa, assai più incerta sembra essere la seconda sfida, quella che metterà di fronte il Barcellona al Napoli. Dopo l'1-1 dell'andata, i catalani dovranno cercare la qualifica tra le mura amiche dello stadio olimpico Lluis Companys sulla collina di Montjuic. La compagine diretta da Xavi, però, quest'anno è spesso apparsa incostante, tant'è che l'ex stella blaugrana ha già annunciato che a fine stagione lascerà la panchina. Tuttavia, la compagine “culé” negli ultimi otto impegni (Champions compresa) non ha mai perso e cercherà di ottenere una qualificazione ai quarti di finale che manca da quattro anni. Rispetto al confronto d'andata, i blaugrana si troveranno di fronte un Napoli diverso dopo il cambio di conduzione tecnica tra Mazzarri e Francesco Calzona. In classifica i partenopei sono lontani dal vertice (31 punti), ma pure dall'ultimo posto Champions, quello del Bologna (7 punti). Tuttavia, in attesa della sfida di domenica con la capolista Inter, rimangono imbattuti da cinque partite (2 vittorie e 3 pareggi), tra le quali spicca il successo 2-1 sulla Juventus.