Lo ha detto Infantino, per limitare il più possibile gli spostamenti nei tre Paesi organizzatori
I gruppi della prima fase della Coppa del mondo 2026 – organizzata in Canada, Messico e Usa – saranno organizzati su base regionale onde limitare più possibile gli spostamenti. Lo ha rivelato mercoledì Gianni Infantino, presidente della Fifa. Questo Mondiale sarà il primo giocato in tre diversi Paesi e il primo ad accogliere ben 48 squadre, contro le 32 delle ultime edizioni. «La sfida sarà soprattutto a livello logistico», ha detto il dirigente vallesano mercoledì a Los Angeles in occasione della presentazione del logo ufficiale della manifestazione. «Ma nel 2026», ha aggiunto, «dovremo far fronte anche, oltre che alle distanze, ai fusi orari, alle differenze climatiche e agli sbalzi di quota fra le diverse zone. Sarà dunque importante creare le migliori condizioni affinché squadre e tifosi possano spostarsi con meno disagi possibile. Ciò significa che, almeno all'inizio, dovranno non viaggiare troppo. Creeremo dunque gruppi in cui le squadre faranno base in funzione del sorteggio (sic)». Infantino ha poi messo in rilievo le differenze, in questo senso, con quanto accaduto in Qatar nel 2022, dove i calciatori – a prescindere da dove giocassero – al massimo un'ora dopo la fine del match erano già in camera nei loro rispettivi ritiri.