Troppi errori, specie nel primo tempo, condizionano la gara dei bianconeri, che rispondono con Celar al vantaggio ospite firmato da Abubakar
I 16 gradi del primo pomeriggio a Cornaredo fanno sperare in una buona partita, ma purtroppo il meteo favorevole non è sufficiente a soddisfare le aspettative del pubblico. Il primo tempo della sfida fra bianconeri e lucernesi è caratterizzato soprattutto dai numerosi errori luganesi in fase di impostazione - ma anche in disimpegno e marcatura - e da una maggiore attenzione degli ospiti in ogni zona del campo. La prima (mezza) occasione capita però sui piedi dei padroni di casa: Belhadj ruba un pallone e metà campo, si invola sulla destra e serve Celar che, purtroppo, viene anticipato al momento buono. La prima chance per gli ospiti (8’) nasce da un pasticcio della retroguardia bianconera: Abubakar, non troppo lontano dalla porta di Osigwe ma un po’ decentrato, si trova consegnata una buona opportunità, ma la spreca perché non riesce a chiudere l’angolo del suo tiro a mezza altezza. Un paio di minuti più tardi, Doumbia calcia male una palla ribattuta dalla difesa lucernese dopo un angolo battuto da Steffen.
Più che le occasioni, ad ogni modo, a impressionare è l’imprecisione nei primi passaggi, che impedisce ai luganesi di costruire azioni degne di questo nome. C’è comunque spazio per un bel contropiede innescato da Belhadj, vanificato però da un macchinoso Celar, che attende troppo prima di calciare e finisce per perdere il pallone. Peccato. Come spesso succede, a un gol fallito ne segue uno subìto: al 16’, sugli sviluppi di un corner battuto da sinistra, Abubakar segna da distanza ravvicinata e porta in vantaggio gli ospiti; in questo caso è colpa più della sfortuna che di errori della retroguardia bianconera. A reagire i padroni di casa impiegano parecchio, quasi una ventina di minuti, durante i quali i bianconeri guadagnano solo un angolo dopo un tiro di Doumbia a conclusione di un’azione insistita dei sottocenerini. Il pareggio giunge al 37’, su calcio di rigore: Hajrizi viene trattenuto, la sua maglia si allunga clamorosamente, ma l’arbitro Kanagasingam è l’unico a non accorgersene. Viene allora richiamato al Var da Schärer e opta giustamente per la massima punizione: sul dischetto si presenta Celar, che freddamente spiazza Loretz. Prima del riposo c’è il tempo di annullare giustamente un gol al Lucerna (42’) per fallo in attacco, e per un tiro dal limite sferrato da Steffen e non trattenuto dal portiere lucernese. Sull’angolo conseguente, doppia occasione luganese in mischia, ma senza fortuna.
La ripresa si apre con una palla - che non pare troppo difficile da insaccare - spedita sopra la traversa di testa da Celar, a conferma che la giornata per il Lugano non è di quelle più fortunate. Migliora però l’attenzione nelle retrovie, e lo conferma una chiusura in corner dal perfetto tempismo effettuata da Hajdari. Orecchie da tirare invece ad Aliseda (al 59’) che, dopo aver ricevuto in dono da un rivale una palla a una trentina di metri dalla porta ospite, si incarta clamorosamente davanti all’estremo difensore lucernese al momento di calciare, vanificando la più limpida delle occasioni della domenica. Ci sentiamo liberi di dire che lo squalificato Bottani un errore simile non lo avrebbe mai commesso. Dopo un paio di salvataggi di Osigwe, è Celar a schiacciare troppo il pallone sotto il destro, e così il suo diagonale giunge assai indebolito fra le braccia di Loretz. Anche nella ripresa ad ogni modo i più propositivi - e a volte pure i più spreconi - sono gli ospiti. Croci-Torti effettua qualche sostituzione, ma l’unico innesto a portare qualcosa di buono è Amoura - entrato al posto di un evanescente Steffen - che si mostra subito propositivo. Al 78’ viene fermato fallosamente in contropiede sotto gli occhi di Croci-Torti, segnalinee e quarto uomo, ma nessuno ravvisa irregolarità, suscitando sulle tribune stupore e pure un po’ di furore. Finisce 1-1, con rimpianti da entrambe le parti, anche perché il Lugano, in queste prime tre partite del 2023, ha colto solo 2 punti.
«Dal punto di vista mentale, ho visto bene i miei giocatori», ha detto alla fine mister Mattia Croci-Torti. «Sono stati bravi a reagire al gol subito. Abbiamo avuto almeno tre limpide occasioni. Abbiamo sbagliato qualche scelta e abbiamo sprecato qualcosa. Lo spirito di gruppo si è visto. Loro hanno giocatori di qualità, come Jashari e Meyer, mi pare dunque che, più che di nostri errori, si debba parlare di bravura dei lucernesi. Steffen? Non l’ho visto male come dite voi giornalisti. Ha messo una palla bellissima per Celar, ad esempio, ma è anche giusto che tifosi e giornalisti si aspettino qualcosa in più da un giocatore della nazionale. Le partite contro le squadre di Mario Frick sono sempre dure, faticose. E poi loro sono sempre pericolosissimi sulle palle ferme. La partita, in fin dei conti, è stata decisa da episodi».
Lugano - Lucerna (1-1) 1-1
Reti: 16’ Abubakar 0-1. 37’ Celar (rigore) 1-1
Lugano: Osigwe, Hajrizi, Hajdari, Daprelà, Valenzuela, Steffen (Amoura dal 68’), Sabbatini (dall’88’ Mahou), Doumbia, Belhadj (dal 68’ Bislimi), Aliseda (dall’80’ Macek), Celar (dall’80’ Babic)
Lucerna: Loretz, Drager, Simani, Dorn (dal 73’ Mamady), Beka, Jashari, Meyer, Schuerpf (dal 46’ Mbunga), Frydek, Beloko, Abubakar (dal 73’ Klidje)
Arbitro: Kanagasingam
Note: 3’026 spettatori. Lugano senza Bottani (squalificato), Arigoni e Mai (infortunati). Lucerna senza Alabi, Burch, Chader, Kadak, Müller, Sorgic, Vasic (infortunati) e Toggenburger (ammalato). Ammoniti: 17’ Schuerpf. 31’ Dräger. 37’ Dorn. 44’ Mahmoud. 73’ Hajdari. 77’ Valenzuela. 93’ Beloko.