Al Letzigrund, trasformato in un campo di patate da un paio di concerti, i bianconeri superano con un po’ di fortuna uno Zurigo sempre più in crisi
Quando ormai a un Lugano un po’ stanco – e quasi scomparso nella ripresa – pareva andare più che bene il pareggio, un cross dalla sinistra di Valenzuela su cui il neoentrato Amoura si avventa come un rapace per superare di testa il portiere zurighese Brecher regala ai bianconeri una vittoria provvidenziale che lo fa salire in classifica a quota 9 punti. E scaccia, almeno per il momento, un po’ di dubbi e preoccupazioni. Senza dubbio, non poteva cominciare meglio l’avventura bianconera di Renato Steffen, giunto a Lugano nelle ultime ore utili di mercato, subito titolarizzato e già in gol dopo meno di cinque minuti al termine di un’azione straripante di Haile-Selassie sulla sinistra: palla per Celar, tocco quasi impercettibile ma molto intelligente e conclusione a colpo sicuro dell’accorrente neoacquisto proveniente dal Wolfsburg.
Gli uomini di Croci-Torti, che nel primo tempo hanno la fortuna di giocare nella metà meno disastrata del terreno del Letzigrund – devastato da un paio di recenti concerti – sembrano in totale controllo del match, finché al 24’ subiscono (tanto per cambiare in modo sfortunato) la rete del pareggio zurighese, firmata da Tosin dopo un paio di rimpalli favorevoli. A quel punto, il Lugano si spegne e la partita perde la verve che l’aveva caratterizzata nei primi minuti, eccezion fatta per un’occasione capitata sui piedi di Celar, servito benissimo da Bottani, ma precipitoso nel calciare addosso al portiere avversario. I padronidi casa rispondono soltanto con un bel tiro di Guerrero, che finisce di poco alto, forse per colpa dell’irregolarità del manto (ben poco) erboso. Allo scadere di un primo tempo giocato a lungo malino da entrambe le squadre, si mette in mostra anche Bottani: una sua conclusione deviata da Haile-Selassie mette in difficoltà Brecher, costretto a deviare in angolo. Sugli sviluppi del corner, buon tentativo di Arigoni, sfortunato.
La ripresa mostra uno Zurigo più intraprendente: quasi sempre suo il pallino del gioco, così come le conclusioni. Il Lugano non riesce a costruire vere occasioni, se non qualche accenno di contropiede, senza mai però concretizzarlo. L’unica vera chance per i bianconeri, oltre a un bel sinistro a giro di Steffen uscito non di molto, viene da Sabbatini, che al 52’ chiama in causa il portiere avversario. Fortunata in un paio di circostanze la difesa sottocenerina: dapprima su una ripartenza di Tosin – che è troppo egoista – e poi su una palla crossata bassa dalla sinistra su cui un paio di attaccanti zurighesi si avventano con un ritardo infinitesimale.
Le sostituzioni operate da Croci-Torti paiono prudenti, e sembrano non incidere. Ma poi, giusto allo scadere del 90’, i bianconeri trovano il nuovo e definitivo vantaggio con Amoura (subentrato a Bottani), che si lancia di testa su un bel cross dalla sinistra di Valenzuela e batte Brecher. Il Lugano, ancora in cerca di una sua vera identità, coglie il terzo successo in campionato (di nuovo fuori casa), mentre per lo Zurigo fanalino di coda la notte si fa sempre più buia. I tigurini si consoleranno con l’Europa League, ma se giovedì giocheranno così contro l’Arsenal, ci sarà poco da stare allegri.
Zurigo – Lugano: 2-1 (1-1)
Letzigrund: 10’360 spettatori
Reti: 5’ Steffen (1-0), 24’ Tosin (1-1), 90’ Amoura
Ammoniti: 9’ Mets, 19’ Celar, 26’ Avdijai, 60’ Rohner
Arbitro: Dudic
Zurigo (3-4-1-2): Brecher, Omeragic, Kryeziu, Mets (46’ Aliti), Boranijasevic, Dzemaili (65’ Krasniqi), Selnases, Adrià Guerrero (86’ Santini), Avdijaj (65’ Conde), Tosin, Rohner (65’ Okita); (Kostadinovic, Kambery, Hornschuh, De Nitti). All. Foda
Lugano (4-2-3-1): Saipi, Valenzuela (94’ Hajdari), Daprelà, Mai, Arigoni, Sabbatini, Doumbia, Haile-Selassie (75’ Bislimi), Bottani (75’Amoura), Steffen (64’ Mahou), Celar (64’ Babic); (Osigwe, Mahmoud, Macek). All. Croci-Torti
Saipi 4,5: Incolpevole sull’1-1 dei tigurini, resta praticamente disoccupato nel primo tempo. A inizio ripresa, una sua indecisione in uscita per poco non regala il gol ai tigurini. Attento in altre 2-3 occasioni.
Valenzuela 4,5: Toccato duro dopo pochi minuti da Avdijai (che forse meritava il rosso), mostra buona intesa con Daprelà e soprattutto serve l’assist a Amoura per il gol-vittoria. Nella sua zona lo Zurigo non porta troppi pericoli.
Daprelà 4: Sfortunato sul gol dell’1-1 zurighese, quando serve involontariamente Tosin. Poi svolge discretamente il proprio lavoro, concedendo tutto sommato poco alle punte avversarie.
Mai 3: Torna titolare e sbaglia qualche pallone nel primo tempo, anche perché nella sua zona il campo è in condizioni pietose. Spesso in ritardo nelle chiusure, mostra cose leggermente migliori nella ripresa, ma mostra insicurezza. Il tedesco deve ancora crescere parecchio.
Arigoni 4: Sfrutta la prestanza fisica di cui è dotato, appena può si spinge avanti, e se c’è da concludere non si tira indietro. Nella ripresa soffre un po’ la velocità degli attaccanti tigurini.
Sabbatini 4: Anche lui purtroppo – specie nei primi 45’ – si trova a giostrare nel mezzo di ciò che pare un campo bombardato e non è troppo preciso negli appoggi. Insieme a Doumbia, si trova spesso in inferiorità numerica in mezzo al campo.
Doumbia 3,5: Sbaglia qualche appoggio e qualche chiusura, pare meno mobile rispetto a quanto visto contro il San Gallo. Forse non al massimo della condizione, tira la carretta fino alla fine.
Haile-Selassie 4,5: Pareva non dovesse essere titolare, invece è fra i migliori. A tratti incontenibile nel primo tempo, sia a sinistra sia quando si accentra. Straripante nell’azione del gol di Steffen in apertura di gara. Cala nella ripresa.
Bottani 4,5: Rientrante, nei primi minuti mostra voglia e movimento, poi sparisce un po’, come tutta la squadra. Poi si riprende bene, e Omeragic e gli altri difensori non sono mai tranquilli quando il pallone finisce sui suoi piedi.
Steffen 5: Incurante dei continui fischi dei tifosi zurighesi, debutta segnando dopo cinque minuti scarsi. Corre parecchio, si dà da fare, arretra in cerca del pallone, dialoga già abbastanza bene coi compagni di reparto. Un bel sinistro a giro nella ripresa, lascia il campo – stanchino – a mezz’ora dal termine.
Celar 3,5: Prezioso il suo tocco breve per Steffen sulla rete dell’1-0, ma ancora non riesce a incidere come potrebbe. Lontano dal giocatore visto la scorsa primavera, perde qualche palla di troppo. Nel primo tempo spara sul portiere Brecher un pallone che Bottani gli serve al bacio. Smarrito.
Amoura 5: Entra al posto di Bottani e allo scadere, con coraggio e tempismo, firma il gol vittoria: risolutivo.
Bislimi e Mahou, S.V: Stavolta i cambi effettuati da Croci-Torti non incidono troppo, se non nel caso di Amoura.
Croci-Torti 4: Finalmente c’è un po’ di fortuna anche per lui, dopo tanti episodi avversi in questo inizio di stagione.