Massagno ha nettamente sconfitto i Lugano Tigers nel primo derby. Gli uomini di Montini hanno retto soltanto nei minuti iniziali
Partenza col botto del campionato di serie A, anzi, due botti. Il primo è legato alla presenza di oltre 400 persone al derby fra Tigers e Spinelli, il secondo alla sconfitta dell’Olympic a Monthey. Il pubblico del derby si è raccolto a inizio gara per un minuto di silenzio a ricordare una persona di spessore umano e tecnico del nostro basket, Angelo Ghirlanda, e Pia Dell’Acqua, moglie dell’indimenticato Seo, mamma di Ivano e nonna di Massimiliano, scomparsi in questi mesi.
Poi è iniziata la gara e, dopo un 4-0 dei bianconeri, la Spinelli non ha più fatto vedere palla ai padroni di casa: un 13-0 in 2 minuti con la tripla di Marko Mladjan e derby indirizzato presto sui titoli di coda. Già, perché la Sam ha messo un 9/10 dalla lunetta, mentre i bianconeri han sofferto con un canestro al minuto: 16-29 al 10’.
Nel secondo quarto Kovac e compagni hanno chiuso bene in difesa, andando sul 28-45 al 5’, portandosi poi a +22 con le triple di Kovac e Martino, 31-53 al 18’. E i bianconeri? Con Lawrence e Ross a litigare col canestro, solo Zinn, il migliore, e Hamilton hanno tenuto il colpo: e se concedi due stranieri alla Sam è la fine. Nel terzo quarto, Massagno ha lasciato un po’ più di spazio e la partita si è mantenuta attorno ai 20 punti di scarto, con Gubitosa a dare minuti a tutti, ricevendone dei segnali positivi da parte di tutti o quasi. Tre azioni da 3 punti a cavallo dei quarti, hanno definito lo scarto maggiore, +27 per la Spinelli in entrata di ultimo quarto, dopo di che i tifosi luganesi han potuto finalmente vedere Ross centrare il canestro, coadiuvato da Lawrence, con lo score ad assumere dimensioni più solidali come il -16 finale: 82-98. D’altra parte, il confronto era impari al di là dei proclami o della prudenza: la Spinelli è una squadra solida, che gioca da anni con lo stesso gruppo, dove Zoccoletti e Galloway si sono inseriti alla perfezione. Il pivot, top score con 27 punti e 13 rimbalzi, ha dominato l’area, annichilendo il pur positivo Hamilton, 40 minuti di campo, 19 punti e 9 rimbalzi. Ma il 20 su 48 al tiro del Lugano contro il 23 su 42 della Sam, i 28 rimbalzi a 40 sono eloquenti. Ross, 0/9 da 2 e 4/7 da 3, Lawrence 6/11 da 2 ma 1/6 nel primo tempo, sono stati insufficienti. Molto bene Zinn in regia, con 9 assist e 6/11 di sostanza e non a partita chiusa come i due compagni di cui sopra. Insomma, da una parte una Spinelli rodata e completa, dall’altra un Lugano da costruire.
«Dobbiamo lavorare ancora molto, sia in attacco ma soprattutto in difesa – ci dice Montini –. La difesa sul perimetro è stata fragile, permettendo tiri aperti a tutti, mentre la carenza di fisicità sotto le plance ci ha condizionato. Dovremo essere umili e bravi a costruire e a essere più squadra. I giovani, a cui non chiedo 10 punti, han fatto la loro parte, ma devono crescere».
Gubitosa è sereno: «Avevo detto che cominciavo la stagione con due stranieri e ho lasciato in tribuna James. Per il resto ho avuto risposte importanti da tutti: c’è stata intensità quando si trattava di mettere al sicuro il risultato, ma poi non abbiamo lesinato l’impegno. Avere rotazioni lunghe è un vantaggio evidente».
Lugano Tigers: Bracelli 3 (1/2), Lawrence 17 (6/11, +5/6), Bernardinello, Ross 17 (0(9, 4/7, +5/5), Warden 4 (1/2, 0/2, +2/2), Dell’Acqua 3 (1/3), Zinn 19 (6/11, +7/8), Hamilton 19 (7/14, 0/1, +5/8), Mina (0/1, 0/3), Togninalli: Ne Matasic e Ali.
Spinelli Massagno: D. Mladjan 8 (2/4, 0/3, +4/4), Williams 6 (0/1, 0/1, +6/6) e 11 rimbalzi, Martino 7 (2/3, 1/2), M. Mladjan 16 (5/7, 2/8), Koludrovic 5 (1/2, 1/1), Zoccoletti 9 (0/4, 3/4), R. Kovac 14 (1/2, 3/6, +3/3), P. Kovac 3 (0/1, 1/1), Caprotti 3 (0/1 1/1), Stevanovic, Veri, Galloway 27 (12/17, +3/4).