La Spinelli batte l’Olympic, mentre il Lugano cede al Monthey e scivola in ultima posizione
Il Lugano con la coda tra le gambe, la Spinelli sul tetto della classifica. Questo il responso del weekend delle due ticinesi. Il Lugano ha regalato i primi due punti stagionali ai vallesani e così il Monthey ha lasciato ai bianconeri l’ultima poltrona. Una gara senza succo, da entrambe le parti, sia chiaro, nei primi due quarti con gioco povero e un mare di errori: 23-19 nel primo quarto con un sussulto dei Tigers di 15-0 zero per andare dal 6-15 al 21-15. Da notare che i primi 8 punti in 6 minuti, li ha messi uno Stevanovic in serata di grazia, chiuderà con 19 punti, e in questi minuti il primo punto dei tre Usa è arrivato su tiro libero: qualcosa chiaramente non ha funzionato e nel secondo quarto, 11-22 se ne è avuta la riprova: 5/17 al tiro. Nel terzo quarto si è visto un po’ più di basket con i bianconeri a recuperare fino al 57 pari al l’8’. Poi il Monthey ha riallungato a +8, 63-71 al 4’ e da quel momento è stata una rincorsa punto a punto fino alla fine, con il Monthey a festeggiare la prima vittoria stagionale: 84-89.
«Non so più cosa dire – afferma va Nikolic a fine gara –, chiami il minuto per fare certe cose e non succede, chiedi di cercare soluzioni adeguate e c’è chi spara da ogni posizione. Non c’è disciplina e, chiaramente, l’uscita di Robertson per falli al 33’ ci è costata cara». Anche perché il coach e assistente non hanno visto che un minuto prima gli era stato fischiato il 4°. Magari distratti non sono solo i giocatori, o no?
Bella vittoria della Spinelli contro l’Olympic, successo maturato nel secondo tempo in quanto i primi due quarti sono stati da “porte aperte” e chiuso sul 45-53. A fare la differenza il 4/12 da 3 contro l’8 su 16, non certo le difese.
Altra musica nel terzo quarto con la Sam ad andare sotto di 13 al 6’, 54-67, frutto di troppe palle perse e rimbalzi mancati. Poi la sveglia nel finale di tempo con un 9-5 che ha messo il risultato sul 65-72. Sul 71-76 al 3’, un antisportivo mette in azione la rimonta: un libero su 2 di Taylor, un 3+1 di Kovac, primo canestro suo, una tripla e altri due punti di Marko Mladjan, il migliore dei suoi – 24 punti e 4 rimbalzi – hanno dato un parziale di 12-0: 81-76. L’Olympic ha provato a rientrare ma è sempre stato tenuto a distanza di un canestro, fino al +10 finale, 92-82, frutto delle padelle burgunde e dei liberi messi a segno. Bene anche D. Mladjan, 18 punti come Taylor, James ha sopperito alla giornata no di Nikolic, 2 punti, con 12 punti e 11 rimbalzi, e Williams 10 punti. Kovac al minimo, un solo canestro e 4 liberi, comunque decisivi.
«Primo tempo senza difesa e senza gioco d’assieme – il commento di Gubitosa –: poi ci siamo ripresi, abbiamo giocato con più testa e di squadra, abbiamo fatto un parziale di 47-29. Vincere era importante per la fiducia, anche se mercoledì in Coppa a Friborgo sarà altra cosa, con il rientro di Miljanic e Gravet».