Criswell in campo subito con i Tigers. La Sam punta sulla coesione dei singoli. E sul loro valore
Prima di campionato di Lega nazionale A maschile e di Lnb femminile. A Riva (domani alle 17.30) va in scena il primo dei sei derby stagionali; ospite delle momò è la Muraltese. Un primo impatto con la nuova stagione che non mancherà di richiamare i fedelissimi al Palasangiorgio. In campo maschile il Lugano è di scena domani in terra giurassiana, ospite del Boncourt, mentre la Spinelli riceverà domenica, a Nosedo alle 16.00, gli Starwings.
Per il bianconeri un debutto di non facile lettura su un terreno di per sé ostico, vuoi perché è la prima di campionato, vuoi perché l’inserimento di Criswell, l’ultimo approdato alla corte di Nikolic, non è certamente al top, come ci conferma lo stesso coach: «È chiaramente arrivato fuori forma per cui l’inserimento nel gruppo è stato positivo ma la sua resa ancora limitata. Credo che avrà bisogno di almeno una quindicina di giorni per tornare in buona condizioni, ma per noi sarà una necessità averlo in campo subito».
Le ultime settimane di preparazione cosa hanno portato? «Sicuramente una maggior fiducia nei singoli e un migliore amalgama della squadra. Non si sa mai come potrà essere un debutto in campionato, ma sono fiducioso. Tutti hanno lavorato con grande impegno e sono motivati. Poi sarà il campo a farci capire chi siamo e cosa dobbiamo fare per crescere».
In casa Spinelli i sorrisi si sprecano ma ciò non toglie che c’è anche consapevolezza che non si possono sbagliare gli approcci alle gare, anche quelli che sembrano scontati. «Non ci nascondiamo certamente - dice coach Gubitosa - perché sappiamo di essere un’ottima squadra. Ciò non toglie che in campo bisogna andare con l’assoluto rispetto per le avversarie e con la consapevolezza che nessuno ti regala vittorie. Quelle devi conquistarle e gli Starwings hanno dimostrato la scorsa stagione come la determinazione può portarti in finale anche con mezzi inferiori alle altre».
L’arrivo di James è stato essenziale nel completamento dell’organico. «È il giocatore che ci completa, dopo le rinunce ad Andjelkovic e Grüninger. Siamo un gruppo molto coeso con una concorrenza interna di valore, il che deve spingere ognuno a dare il meglio. Conto proprio su questo aspetto per veder crescere la squadra perché è solo di squadra che si può andare lontano».
Nessun privilegio o privilegiato, insomma. «Certamente: credo che se vogliamo arrivare in fondo a tutte le competizioni occorre che tutti diano al massimo come insieme, sfruttando logicamente il potenziale di singoli, ma senza nocivi egoismi. Deve diventare un dogma sul quale costruire la stagione».