Le ticinesi di nuovo in campo nel weekend, ma l'umore è differente: il Lugano sembra in rampa di lancio, mentre la Spinelli deve cambiare atteggiamento
Il basket è anche questo: una squadra con due soli stranieri e un nugolo di giovani che riesce a battere una delle migliori, con quattro giocatori d'importazione e molta sostanza svizzera, in una serata da non dimenticare. L’88 a 83 dei Tigers contro la Spinelli è un sunto del valore del cuore contro la presunzione. Due atteggiamenti opposti anche in campo sportivo e per la Sam non una novità, quando si tratta di entrare sul parquet con una mentalità vincente. Bravo Gubitosa a non cercare attenuanti nell’arbitraggio e nelle decisioni del ‘tavolo’ per non dare alibi ai suoi. Con una squadra così, un derby lo si deve vincere. Punto.
I Tigers, come nelle due gare contro Neuchâtel, hanno giocato di squadra, non hanno mai concesso nulla se non soccombere allo strapotere fisico di Clanton. La corazzata massagnese ha messo 27 punti (10/16), preso 15 rimbalzi, fatto quattro assist e 7/8 nei liberi in 35 minuti, però non è bastato perché la difesa della Spinelli è stata all’acqua di rose: i 19 punti di Dell’Acqua, gli 11 di Bracelli e i 9 di Warden sono stati tanti; fatta eccezione per i 18 di Dusan (7/20), solo gli stranieri Sam sono andati in doppia cifra, gli altri cinque han raccolto sette punti. Le percentuali sono molto favorevoli alla Sam: 55% da 2 contro il 48%, 41 rimbalzi a 34, 20 assist a 14, 19 a 7 i punti su secondo tiro, 17 punti a 1 dalla panchina; ma 8/28 da 3 della Sam contro il 9/24, 27/29 nei liberi dei bianconeri contro il 9/12. Insomma, anche le cifre a volte vanno lette con il contagocce, soprattutto in gare che finiscono all’ultimo respiro.
Il pubblico, e non solo, si è scatenato contro Stojcev per il tecnico fischiato a Battey, il 5° fallo. È stato coerente con quello fischiato ad Addison, ma l’impatto emotivo è stato devastante: il Lugano stava vincendo sulla Sam (74-68) e il sogno era lì. Al massimo è discutibile il 4° fallo all’8’ del terzo quarto, un’inezia nel contesto. Sull’antisportivo di Dusan su Dell’Acqua a 6” dalla sirena non si può discutere: sacrosanto. E pure giusti i tre tiri assegnati a Sampson sul tiro ‘impossibile’ dopo il fallo subito a -2”, un’astuzia che richiede lucidità dopo 40 minuti di campo. La valutazione, per difficile che sia, è corretta. Ma quanti l’avrebbero fischiata? Visto che parliamo di arbitri, non capisco come non sempre vengano fischiati ‘passi’ a Clanton che spesso muove entrambi i piedi o come siano troppo tollerati i ‘blocchi in movimento’ che favoriscono gli attacchi, soprattutto sul pick and roll. Fuori dall’Elvezia non è così, chiedere ai nazionali che si trovano penalizzati nelle gare internazionali.
Dopo il bel derby di mercoledì, nel weekend sono di nuovo in campo le due ticinesi ed entrambe a domicilio: sabato i Tigers ospiteranno il Nyon alle 17 all’Elvetico, domenica la Spinelli accoglierà il Vevey a Nosedo alle 16. Due gare decisamente interessanti e che dovrebbero essere all’insegna dell’equilibrio. Il Lugano, reduce dal successo nel derby, vuole confermare il suo buon momento contro il Nyon che sta due punti sopra in classifica: la squadra vodese è certamente alla portata dei Tigers che dovrebbero poter schierare il nuovo arrivato Hammond. Il play proveniente dalla Francia si è certamente reso conto delle qualità dei suoi nuovi compagni e ha visto con quale spirito giocano assieme. A volte una partita in panchina è più utile di molti allenamenti se si vuole capire un po’ il contesto e il livello del gioco della nuova squadra. Contro i vodesi, reduci dalla sconfitta interna al cospetto dell’Olympic, si dovrà vincere per dare seguito alla positività acquisita nel derby.
La Spinelli ospita il Vevey che si è installato al secondo posto in classifica con un margine di due punti su Dusan e compagni. Occasione quindi per riacciuffare il secondo posto. Vevey aveva vinto di tre punti, 69 a 66 a fine ottobre: la Spinelli di oggi è un’altra squadra però solo se va in campo con il giusto atteggiamento. L’arrivo di Addison, che sostituirà Dunans, ha dato un nuovo terminale importante alla squadra. Nel derby ha impiegato non pochi minuti per integrarsi, ma poi ha firmato dieci punti negli ultimi 15 minuti. È un giocatore completo che può dare certamente continuità di ritmo ed efficacia ed è anche un discreto difensore. L’assenza di Marko Mladjan continuerà comunque a pesare, anche il giocatore è fiducioso e spera di rientrare fra una decina di giorni. Quello che il coach deve fare è di mettere i suoi nella condizione di metabolizzare la sconfitta e girare subito pagina. Anche perché il 12 gennaio incombe il quarto di Coppa Svizzera contro Ginevra, una gara che bisogna assolutamente vincere. Arrivarci con una vittoria di sostanza e con una maggior concretezza mentale è indispensabile. Ma occorre decisamente un cambiamento di atteggiamento rispetto al derby di mercoledì. Dubas e compagni sono un osso duro, ma la Sam ha tutti i requisiti per divorarlo.
In campo femminile il Riva è ospite dell’Elfic Friborgo. Sognare il colpaccio rientra nelle logiche di qualsiasi giocatrice, ma effettivamente non ci sono che minimissime speranze: la squadra di Friborgo è una corazzata imprendibile per chiunque.