Decisione unanime del Cio, ma non c'è la garanzia per le edizioni seguenti. Ai Mondiali di specialità, la Svizzera ha conquistato decine di medaglie
Ulteriori medaglie in vista per la Svizzera ai Giochi olimpici invernali. Almeno per quelli in programma a Milano - Cortina nel 2026. I membri del Comitato internazionale olimpico (Cio) hanno infatti deciso all'unanimità l'introduzione dello sci alpinismo tra le discipline olimpiche, senza però garantirne la presenza nelle edizioni successive. Questa disciplina, che consiste nel superare dislivelli fuori pista, in salita e in discesa, con gli sci ai piedi (in salita grazie alle pelli di foca) o riposti nello zaino nel caso di pendente eccessive, si aggiunge alle 15 che già compongono il panorama olimpico invernale, immutato dall'introduzione, a Nagano 1998, dello snowboard.
Una novità che fa felici i numerosi appassionati svizzeri di questo sport. Dall'inizio degli anni 2000, atlete e atleti rossocrociati hanno fatto incetta di decine di medaglie iridate nelle varie specialità dello sci alpinismo. A Cortina i titoli in palio saranno cinque (sprint e individuale maschile e femminile, staffetta mista), riservati ai 48 qualificati.
Preoccupato di rinnovare il suo bacino di audience, il Cio concede molta libertà alle sedi ospitanti per proporre nuove discipline: l'unico vincolo è che siano spettacolari e culturalmente pertinenti per il paese che accoglie i Giochi. Per il Cio, inoltre, lo sci alpinismo presenta un altro vantaggio: non necessita la costruzione di alcuna infrastruttura, considerazione importante dal momento che il movimento olimpico sta cercando di limitare i costosi investimenti, spesso alla base della defezione di molte città candidate.
L'introduzione di questo nuovo sport della montagna, permette al Cio di seguire l'evoluzione dei gusti del pubblico, in particolare quello più giovane. Lo sci alpinismo sta infatti conoscendo un boom a livello amatoriale, tanto che, secondo le stime dell'industria del ramo, ha già raggiunto una quota di mercato del comparto “neve e sci” del 15%.