Cinque nuove proposte nel programma delle Olimpiadi di Los Angeles del 2028. Dovranno però superare lo scoglio del Congresso del Cio, che inizia domenica
Baseball (e softball per le ragazze), ma anche squash, cricket, lacross e flag football: sono cinque gli sport che aspettano nell'anticamera del programma dei Giochi statunitensi, quelli del 2028 a Los Angeles. Per sapere se qualcuno di loro farà il suo ingresso – oppure il suo ritorno – alle Olimpiadi bisognerà pazientare solo fino a domenica, quando a Mumbai, in India, andrà in scena 141esima sessione del Cio, il Comitato olimpico internazionale.
Come a ogni nuova edizione dei Giochi olimpici, il comitato organizzatore della città ospitante ha la possibilità di suggerire delle aggiunte ai 28 sport presenti nel programma standard, con discipline più vicine agli interessi dei
propri connazionali o che possono attrarre l'attenzione delle nuove generazioni: così hanno fatto i promotori dell'edizione di Los Angeles, e forse in pochi sanno che dei cinque sport che chiedono di entrare a far parte del cartellone il cricket è secondo soltanto al calcio quanto a popolarità globale, dato che nel mondo vanta ben 2,5 miliardi di appassionati, un miliardo dei quali nella sola India, ciò che gli conferisce un enorme forza pensando che la votazione si terrà proprio a Mumbai. Riuscisse a ottenere i voti necessari, il ritorno del cricket alle Olimpiadi colmerebbe una lacuna che dura da oltre un secolo, visto che la sua unica presenza ai Giochi risale addirittura all'edizione 1900 a Parigi. Tuttavia, la durata delle partite del cricket mal si adatta ai tempi della programmazione olimpica, e così sarebbe disputato nel formato accelerato, il cosiddetto Twenty20.
Le altre new-entry proposte guardano invece decisamente al mondo sportivo nordamericano. Il baseball (il softball nella versione al femminile) è una religione negli Stati Uniti – oltre che in Giappone, dove peraltro è stato protagonista ai
Tokyo 2021, ma non lo sarà più a Parigi –, lo squash è un simbolo della cosiddetta ‘american way of life’, mentre lacrosse e flag football sono ampiamente praticati soprattutto nelle scuole. Il lacrosse, tra l'altro, ha dei precedenti olimpici risalenti agli inizi del secolo scorso (1904 e nel 1908) ed è stato presente come sport dimostrativo nelle edizioni del 1928, 1932 e 1948. Un possibile fattore negativo potrebbe essere proprio la sua connotazione molto nordamericana e scolastica, e inoltre richiede un'attrezzatura piuttosto costosa che ne frena la diffusione nei Paesi meno ricchi. Anche la candidatura dello squash non è esente da pecche, la principale delle quali è la quasi assenza di test sulla capacità di attrarre pubblico televisivo e oltretutto nella fattispeciea si tratterebbe di un debutto olimpico assoluto, al pari del flag football, una versione ridotta e senza contatto fisico del football americano, che ha molto successo tra le donne ma rischia di avere a sua volta scarso appeal negli altri continenti.