laR+ Lettere dei lettori

Scuola speciale: appello al Gran Consiglio

Siamo un gruppo di genitori di bambini e ragazzi che frequentano la Scuola Speciale Cantonale. Ci appelliamo ai membri del Gran Consiglio, i quali, lunedì voteranno sulla proposta di tagliare 2 milioni al budget della Pedagogia Speciale, che da 6,5 mio scenderebbe a 4,5. Confrontati con mille difficoltà della vita, questo ulteriore taglio sulle risorse della scuola dei nostri figli, ci porta un ulteriore carico di preoccupazione. I tagli precedenti hanno avuto conseguenze negative sulla presa a carico degli allievi: il numero di docenti è diminuito. La qualità dell'insegnamento non è più garantita, lo vediamo noi stessi: ci sono classi in cui un docente da solo si trova ad occuparsi di 5 allievi con un basso grado di autonomia. In queste condizioni non è possibile insegnare e tanto meno garantire la sicurezza. Per il 2025-26 sono previsti 80 nuovi allievi, ma a causa dei tagli i docenti non aumenterebbero. Chi vive una disabilità non ha le stesse opportunità di chi invece può accedere a tutti i servizi scolastici, sociali e del tempo libero. Peggiorare la presa a carico significa aumentare il divario tra chi ha i mezzi per farcela e chi invece ha bisogno di aiuto: eccoci ancor più emarginati e discriminati di quanto non lo siamo già. Ci auguriamo che chi voterà questo preventivo, si renda conto che non è saggio colpire le fasce più fragili. Ci saranno più soldi nelle casse dello Stato, ma anche centinaia di bambini e ragazzi che soffriranno di un degrado della loro qualità di vita. Quello che non si fa oggi, avrà conseguenze negative sul loro futuro. La loro preparazione alla vita sarà carente. Contiamo su di voi, affinché i criteri delle vostre decisioni non siano solo i conti da far tornare, ma anche il benessere di 700 giovani che necessitano di attenzioni speciali.