Malgrado quello che si legge sui vari striscioni, mi preme ribadire che l’iniziativa per la biodiversità non compromette assolutamente la costruzione degli impianti per la produzione di energie rinnovabili. Questo è un dato di fatto confermato anche da una perizia giuridica fatta realizzare dal professor Peter M. Keller dell’Università di Berna. Già oggi le leggi in vigore per la tutela della natura e del paesaggio non permetterebbero, ad esempio, di costruire un impianto eolico o solare in montagna, ma la ponderazione degli interessi può portare le autorità a rilasciare i permessi di costruzione. Questo perché la politica energetica svizzera mette l’accento sulle energie rinnovabili, e ciò può essere fatto in determinate condizioni, anche a scapito della natura e del paesaggio. È importante sapere che questa valutazione, questa ponderazione degli interessi tra produzione elettrica e tutela della natura e paesaggio non viene assolutamente modificata dall’Iniziativa per la biodiversità. La svolta energetica non è assolutamente messa in pericolo da questa iniziativa, possiamo votare sì senza patemi d’animo.