"Catena della solidarietà contro la violenza sui minori: solo tanti bei propositi?". Il Consigliere di Stato De Rosa, al Quotidiano 19.12.24: raccolta fondi contro la violenza sui bambini; piaga da debellare, in tutte le sue sfaccettature: corporea, psicologica, sessuale; pure un programma per promuovere il buon trattamento e combattere la trascuratezza. C'è ancora tanto da fare in Ticino, sì, ma nelle nostre ARP e Preture: guidate da persone spesso senza competenze per occupare simili sedie, vuoi perché ignoranti per mancanza di esperienza di vita, senza empatia, parziali e in malafede, “oberati di lavoro” come dicono loro, persone che trascinano i casi, senza prendere decisioni o con decisioni assurde, dimenticando che la vita fuori dalle aule continua e il tempo di chi aspetta e subisce le decisioni non è infinito. Nel volantino di Assura di fine 2024: “Tra i fattori che permettono di mantenere una buona qualità di vita nel tempo rientrano anche i legami affettivi e la vita sociale. Sane relazioni familiari e amicizie contribuiscono infatti a preservare la gioia di vivere e la salute mentale.” Parole vere: basta “diritti di visita” e affidamento esclusivo in base al sesso del genitore (pura violenza su minore e adulto)! Al padre (già privato della vita del figlio) si attribuisce unicamente l'onere finanziario e guai se non riesce a pagare la sua pena. Son queste le pari opportunità? Molti addetti ai lavori, avvocati, psicologi, tutori, presidenti ARP e pretori, non possono né vogliono concordare con l’introduzione della custodia alternata come regola, perché diminuirebbero le liti e calerebbero i guadagni; sapranno riciclarsi e trovare occupazioni con maggior dignità e valore aggiunto? Col nuovo anno, scompariranno i generi di violenza sui minori e i loro genitori “esclusi” per l’applicazione “nostrana” del diritto di famiglia?