Chi assume una carica politica o sociale, assume anche un ruolo. Significa che il comportamento del soggetto in questione deve, da quel momento, adattarsi al ruolo della carica o della funzione prescelta. Credo di non dire nulla di nuovo con ciò. Eppure non sono sicura che ci sia consapevolezza di questo.
Vedo molte incoerenze a tal proposito e non posso sottacerlo. Svelata sia dalla non presenza quando si trattano argomenti direttamente attinenti al proprio ruolo o addirittura quando c’è opposizione a proposte che vanno a favore di quegli oggetti, o di quei principi, che essi stessi per carica, o per funzione, rappresentano. Atteggiamenti che non si giustificano se non con fatti personali che con la "cosa" non hanno nulla a che vedere.
Rivelatori eccellenti in questa discussione i social con i loro mi piace che, da espressione positiva si trasforma immediatamente in cosa brutta quando consegue a un insulto o giudizio distruttivo. Senza esclusione di colpi anche da parte di detentori di ruolo. Ne sono consapevoli questi ultimi? Oso dubitarne! Eppure gli esempi non mancano: da quello stoico e irraggiungibile della Regina Elisabetta d’Inghilterra che ha dato tutta sé stessa al suo ruolo a quelli minori, ma non meno importanti, di chi, per rispettare il ruolo che riveste, tace e accetta di essere insultato. Socrate dixit.