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Fermiamo l’ingiustizia ‘finanziaria’ nel Paese!

(tipress)

Non è perché il Governo ticinese quest’anno propone una limitata compensazione parziale del carovita, valida anche per gli enti sociosanitari e sussidiati, che il preventivo 2025 assuma una tinta rosea! La mia posizione, già chiaramente indicata nella primavera 2024 con buona pace di RdP, è che un sacrificio sul carovita poteva essere digerito dai dipendenti negli anni 2024/2025, ma che esso doveva essere temporaneo e prevedere un recupero dell’adeguamento dei salari alla parte mancante, non appena usciti dalla tormenta finanziaria.

Nell’incontro di inizio settembre con i sindacati il Consiglio di Stato non ha voluto impegnarsi per il futuro, quando le finanze saranno in equilibrio, nel recuperare il carovita mancante: ovviamente per il Sindacato non finisce qui. E purtroppo il preventivo 2025 continuerà a tagliare sulle risorse dei servizi pubblici e parapubblici! Questo è molto grave ad es. per gli enti sociosanitari, da tempo in una condizione difficilissima. Il preventivo taglierà anche sulla scuola, in particolare sui servizi di supporto agli allievi più deboli: è quanto predicano i liberali svizzeri (non ho capito bene quelli ticinesi) con rigiramento nella tomba del padre della scuola ticinese Stefano Franscini.

Qualcuno può cantare “Tout va très bien, madame la Marquise”, ma il Sindacato del personale dei servizi pubblici e sociosanitari Vpod Ticino no. La battaglia contro la politica finanziaria neoliberista va avanti, come ribadito dall’ultima assemblea Vpod.

Lo scorso 5 luglio il Sindacato ha consegnato al Governo 8’300 firme per abolire con effetto immediato il decreto Morisoli. Il decreto è ingiusto e squilibrato, in quanto agisce quasi unicamente sulle spese e comporta tagli nel servizio pubblico, nella scuola e nel settore sociosanitario. La linea neoliberista del decreto ostacola gli investimenti per la (crescente) popolazione anziana e per i segmenti più deboli della società; essa ostacola pure gli interventi per rimediare ai disastri ambientali nelle valli. Ovviamente non aiuta assolutamente il pessimo risultato della votazione dello scorso 21 giugno in materia fiscale, che ridurrà le entrate del Cantone, aggravandone la situazione finanziaria.

Vpod, in collaborazione con Ocst e Sit, ha deciso di indire una manifestazione cantonale per la difesa dei servizi pubblici, della scuola e del settore sociosanitario mercoledì 16 ottobre pomeriggio a Bellinzona. Oltre a denunciare la politica pusillanime del Governo sul carovita, dobbiamo mobilitarci per bloccare i tagli sul servizio pubblico, sulla scuola e sul settore sociosanitario nel preventivo!

Accorperemo questa battaglia con quella contro la legge federale sulla previdenza professionale in votazione il 22 settembre (solamente votando ‘No’, potremo sperare in una riforma più equilibrata da parte delle pavide Camere federali) e con quella contro la modifica della legge federale sull’assicurazione malattie relativa al Finanziamento uniforme delle prestazioni (Efas) in votazione il 24 novembre. Efas farà aumentare i premi cassa malati, peggiorerà le condizioni di lavoro del personale sociosanitario e costerà al Canton Ticino da 60 a 80 milioni di franchi annui, facendogli perdere il pilotaggio del sistema sociosanitario a favore delle casse malati (ma i rappresentanti ticinesi a Berna e i granconsiglieri non si accorgono mai di nulla?).