Il surriscaldamento climatico e il surriscaldamento politico sembrano andare di pari passo. Venerdì 5 luglio il Sindacato del personale dei servizi pubblici Vpod Ticino ha consegnato al governo 8’000 firme per abolire con effetto immediato il decreto Morisoli. La richiesta al parlamento ticinese è di non fare melina e di consentire al popolo di esprimersi al più presto sulla strategia di risanamento delle finanze cantonali. La raccolta firme combatte lo sciagurato decreto Udc Morisoli per il pareggio dei conti cantonali entro il 2025, un decreto fatto proprio da Lega, Plr e destra pipidina, compagini prive di una propria bussola per affrontare la tormenta finanziaria. Il decreto Morisoli è ingiusto in quanto agisce quasi unicamente sulle spese e comporterà tagli nel servizio pubblico, nella scuola e nel settore sociosanitario. La linea neoliberista del decreto Morisoli porta inoltre ad una rotta di collisione con le politiche volte ad affrontare i bisogni dell’invecchiamento della popolazione ticinese e dei segmenti più deboli della società; ed ostacola anche gli interventi a correzione dei crescenti disastri ambientali, tanto dolorosi per la popolazione colpita (cui va tutta la nostra solidarietà), quanto largamente previsti dagli inascoltati scienziati del clima.
L’autunno inizierà con una votazione di fuoco sul tema dei tagli alle pensioni delle lavoratrici e dei lavoratori meno preferiti, e questo domenica 22 settembre. I Sindacati hanno organizzato un treno speciale dal Ticino per la partecipazione alla grande manifestazione nazionale a Berna del 21 settembre: manifestazione che si oppone alla modifica peggiorativa della legge federale sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità.
L’autunno in Ticino sarà ovviamente caldo a seguito della politica finanziaria neoliberista del preventivo 2025 del Cantone. I Sindacati Vpod, Ocst e Sit hanno deciso di indire una manifestazione cantonale per la difesa dei servizi pubblici, della scuola e del settore sociosanitario mercoledì 16 ottobre pomeriggio a Bellinzona.
Infine il 24 novembre si voterà sulla modifica della legge federale sull’assicurazione malattie (LAMal) relativa al Finanziamento uniforme delle prestazioni (Efas). Il Sindacato Vpod si oppone all’Efas, perché farà aumentare i premi cassa malati e peggiorerà le condizioni di lavoro del personale sociosanitario.
Insomma anche nel nostro bellissimo Paese, governato da una classe politica di borghesi benestanti che dopo aver portato a casa un po’ di sgravi fiscali ora si godono le meritate ferie, dopo l’estate si prospetta un autunno politicamente e socialmente caldo.