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Balerna: il Centro tenta la censura?

Sorprende l'interpellanza sul presunto conflitto d'interesse del municipale Plr al tavolo della Commissione sull'aggregazione Basso Mendrisiotto

Il già Partito Popolare che si definiva anche Democratico, col cambio di nome deve aver perso il senso delle regole della democrazia, tentando in tutti i modi di frenare l’iter degli studi aggregativi e di marginalizzare se non ridurre al silenzio le voci di chi, a differenza del sindaco centrista, è a favore di tale idea, peraltro assolutamente legittima, secondo lo spirito liberale, quanto quella dei contrari.

Il 17 giugno 2024 in Consiglio comunale, non a caso l’ultimo prima della lunga pausa estiva, il partito del Centro ha presentato un’interpellanza in cui mette in dubbio la legittima presenza di Edy Muscionico, neoeletto municipale Plr a Balerna, in seno al gruppo di lavoro per lo studio aggregativo. Muscionico avrebbe “la colpa” di essere tra i fautori dell’iniziativa popolare che ha portato all’obbligo di effettuare uno studio contrastato da una parte del Municipio precedente, e tra questi in primis dal Centro in cui il sindaco Pagani, padre dell’interpellante, è attivo.

Ora, al di là del fatto che non vi è nessuna prova provata che Muscionico sia stato eletto solo per la sua posizione favorevole allo studio aggregativo, ci si chiede dove stia non solo l’inesistente conflitto o collusione di interessi, ma più semplicemente il problema. Piuttosto si vuol tentare una censura illiberale. Non sono una giurista, ma leggendo la Legge organica comunale non ho trovato nemmeno negli articoli 32, 83 e 100 - che trattano dei casi di collisione - qualcosa che debba o possa impedire al municipale Muscionico di portare avanti le sue idee come municipale nei gremi dello studio aggregativo del Basso Mendrisiotto.

Un altro municipale o il sindaco fossero contrari, avrebbero una maggiore legittimazione a sedere in quei gremi? Ricordo che non molti anni orsono, un sondaggio voluto dal Municipio portò a concludere che la maggioranza dei balernitani era favorevole a un’aggregazione e che l’attuale studio è stato avviato perché un numero sufficiente di cittadini ha espresso la sua volontà.

Suvvia! Un po’ di buon senso avrebbe dovuto evitare la presentazione di una tale interpellanza, tanto più col disegno di farla discutere solo a ottobre al prossimo Consiglio comunale. Questi tatticismi sono poco degni di un agire politico attento, quantomeno alle diverse visioni della cittadinanza su questo tema. Aspetto curiosa e serena un’eventuale opinione della Sezione Enti locali sulla questione, convinta che il Centro abbia fallito l’obiettivo.