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Due voci per Balerna sull'aggregazione: ‘Nessun problema’

Gli Enti locali sgombrano il campo dal possibile conflitto di interessi sollevato dal Centro. Ma il Municipio vede un ‘rischio’ per la collegialità

Il tema ha fatto discutere
(Ti-Press/Archivio)
24 ottobre 2024
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Del conflitto di interessi non c’è ombra oggi al tavolo della Commissione di studio sul progetto aggregativo nel Basso Mendrisiotto. La prima a sgombrare il campo è stata, del resto, la stessa Sezione enti locali (Sel). Consultata dal Municipio di Balerna, la Sel ha infatti spiegato che la presenza all’interno del gremio di Edy Muscionico non risulta essere problematica. Da aprile neomunicipale del Comune, Muscionico ha fatto, in effetti, il suo ingresso in Commissione nel settembre del 2023 in qualità di promotore della raccolta firme che ha dato voce a una istanza popolare. Iniziativa che ha, di fatto, sancito poi l’adesione di Balerna al progetto aggregativo.

Ad allungare il sospetto che la sua presenza, oltre a prospettare una sovrarappresentazione dell’Ente locale – nel consesso siede già il sindaco Luca Pagani –, fosse poco opportuna era stato, in una interpellanza, il Centro per voce del consigliere comunale Federico Pagani. Chiarita la situazione, la Commissione che sta impegnando, con Balerna, pure Breggia, Chiasso, Morbio Inferiore e Vacallo nell’approfondimento di una possibile unione delle forze, ridisegnando così i confini del comprensorio, potrà dunque proseguire il suo lavoro con maggiore serenità. Anche se la strada sembra rimanere in salita.

Il nodo della collegialità

Il vero nodo gordiano della vicenda si è rivelato essere, comunque, il tema della collegialità. Tematica sulla quale ha attirato, infatti, subito l’attenzione il sindaco Pagani nel dare seguito a dubbi e interrogativi del Centro. Evocato il pensiero di Eros Ratti, tra i massimi esperti di Loc (la Legge organica comunale), e tolte dal cassetto le sentenze a livello federale, quindi la dottrina, Pagani ha ricordato come da parte dei membri dell’Esecutivo si esiga sempre un totale sostegno alle decisioni municipali, a maggior ragione quando queste vengono prese a maggioranza. Come dire che distanziarsi non è contemplato: il Municipio è “un corpo omogeneo” e le regole sono nette.

La situazione, ha ribadito lunedì sera davanti all’aula del Consiglio comunale, è «di per sé già delicata». Quanto basta, ha rimarcato ancora il sindaco, per intravedere il possibile «rischio di una violazione della collegialità».

La Sel ha fatto chiarezza

L’impressione, in altre parole, è che il parere degli Enti locali non sia bastato a fugare tutti i timori. Eppure la Sel è stata perentoria nella sua presa di posizione, peraltro sollecitata, come detto, dall’autorità comunale stessa. In un passaggio, citato dal sindaco, si conferma che “non è tutto sommato problematica” la presenza di Muscionico in seno alla Commissione di studio, fermo restando il rispetto del segreto d’ufficio e della collegialità.

Un problema lo sarebbe stato, si è precisato, qualora l’attuale municipale avesse fatto parte dell’Esecutivo nei giorni in cui si è definita la posizione di Balerna, ai quei tempi non favorevole al principio dell’aggregazione, e la sua carica fosse coincisa con il lancio della raccolta firme. Ma così non è stato: le tempistiche qui sono state altre, superando questo aspetto che avrebbe potuto mostrare delle criticità.

‘Il collega dovrà autoregolarsi’

A questo punto il Municipio, e con esso il sindaco, chiama in causa Edy Muscionico. Spetterà a lui, insomma, autoregolarsi «per non violare il segreto d’ufficio», assumendosene in buona sostanza la responsabilità. Fermo restando che il neo municipale è ben consapevole del suo ruolo.

‘Caso’ archiviato? Non del tutto. Non, almeno, per il firmatario dell’interpellanza, Federico Pagani, che ha manifestato le sue perplessità e si è detto «convinto della delicatezza della situazione» – invocando il tema dell’opportunità –, ma «non del tutto convinto della posizione della Sel».

C’è da credere, insomma, che a Balerna non si perderà d’occhio il lavoro della Commissione di studio, chiamata adesso a sviscerare il dossier dell’aggregazione nel Basso Mendrisiotto.