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Il festival degli emendamenti di scena in Gran Consiglio

Oltre quaranta solo dall’Mps. Sussidi cassa malati, il Plr rilancia: risparmio da 16 a 12 milioni. Il Centro e Ps ribadiscono: via la trattenuta del 2%

(Ti-Press)
2 febbraio 2024
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Il più prolifico è il Movimento per il socialismo: quarantaquattro gli emendamenti proposti. In pratica l’Mps chiede di rimuovere le misure di risparmio concernenti personale, istituti sociosanitari e scuola. Si avvicina la sessione del Gran Consiglio sul controverso Preventivo 2024 e annessa manovra di rientro. Il primo round – ci sarà una manovra bis per il 2025 – sulla impervia strada verso il risanamento finanziario inizierà lunedì. Sui tavoli dei parlamentari, tre rapporti. Uno di maggioranza, tutt’altro che solida, formata da Centro, Lega e Plr. E due rapporti contrari al Preventivo, ma per ragioni di segno opposto: quello del Ps, sostenuto dai Verdi, e quello targato Udc. E poi, appunto, gli emendamenti. Saranno più di sessanta. Impossibile al momento fornire un numero preciso. Il termine per depositarli scade oggi a mezzogiorno.

Già si conosce però buona parte dei correttivi sollecitati. Il gruppo socialista proporrà nove emendamenti. In casa Plr ce ne sarà uno, stilato da Simona Genini. Un emendamento anche dal Centro, firmato da Maurizio Agustoni, Fiorenzo Dadò, Giorgio Fonio e Marco Passalia. E uno dalla Lega, con Omar Balli.

Il Ps parte dalla richiesta di concedere il rincaro ai dipendenti pubblici. Un intervento dal costo di 17 milioni di franchi, che per i socialisti “costituisce un atto politicamente importante, tenuto conto del momento congiunturale difficile e considerato il ruolo importante che ha l’ente pubblico nell’impostare una politica salariale esemplare”. Un altro emendamento chiede di togliere dal decreto legislativo l’articolo 3 che prevede di non sostituire, nella misura del 20%, i collaboratori partenti. Avverte il Ps: se non rimossa, la misura, implementata nel 2023, diverrebbe definitiva e a questa si aggiungerebbe un mancato ricambio, sempre nell’ordine del 20%, nei settori non regolati con il piano dei posti autorizzati. I socialisti chiedono pure che il contributo di solidarietà previsto per i dipendenti pubblici – il 2% del salario a partire da un importo di 60mila franchi – venga stralciato. Le conseguenze del provvedimento, annotano, non si limiterebbero solamente ai dipendenti diretti, “ma potrebbero estendersi agli enti partecipati dal Cantone, generando un effetto domino che potrebbe compromettere l’efficienza dell’intero apparato pubblico”. Adeguamenti sono richiesti anche per le principali prestazioni sociali cantonali. Con due proposte, alternative, riguardanti le soglie d’intervento previste dalla Laps (la Legge sull’armonizzazione e il coordinamento delle prestazioni sociali), gli importi massimi degli assegni familiari integrativi di complemento e i forfait globali di mantenimento dell’assistenza. Una proposta: adeguamento integrale al rincaro del 2,4% (costo 6,7 milioni di franchi). L’altra, più di compromesso: un adeguamento dell’1% (2,8 milioni) qualora venissero mitigate le misure di risparmio sul personale. Proposte differenti – contenute in due diversi emendamenti – sono avanzate anche con riferimento agli istituti sociali (educativi e sanitari). La prima: stralciare undici dei sedici risparmi (per un totale di 7,85 milioni) e ridiscutere con gli enti interessati l’entità del prelievo dai fondi (il governo prevede 11,7 milioni), prelievo, precisa il Ps, che “resta in ogni caso ingiusto e miope”. La seconda proposta: ridurre della metà l’impatto finanziario delle quindici misure. La spesa maggiore sarebbe di 9,8 milioni di franchi. Un altro emendamento va in direzione opposta a quello che è uno dei cavalli di battaglia della Lega: la spesa per l’asilo. Il Ps chiede infatti di eliminare l’articolo del decreto che impegna il Consiglio di Stato a mettere in campo tutto quanto possibile per ridurre le spese destinate all’asilo a quanto garantisce la Confederazione. Tema trasporti. Per i socialisti il risparmio di 4,5 milioni previsto sui trasporti pubblici deve essere eliminato. “Anche perché – ricorda il Ps – le tariffe Arcobaleno sono aumentate nel 2024”.

Gli emendamenti socialisti saranno sostenuti dai Verdi, che dal canto loro chiedono comunque di eliminare la retroattività dei decreti legislativi allegati al Preventivo concernenti il personale, come il contributo del 2%. L’eventuale entrata in vigore delle misure solo dopo “la scadenza dei termini referendari”. Dalle file del Partito liberale radicale arriva invece la proposta di reintrodurre, con un correttivo rispetto a quanto aveva inizialmente prospettato il Consiglio di Stato, la misura di contenimento che riguarda i sussidi di cassa malati. L’emendamento di Genini (sottoscritto da Matteo Quadranti, Diana Tenconi, Luca Renzetti, Andrea Rigamonti, Cristina Maderni e Paolo Ortelli) porterebbe a un risparmio di 12 milioni di franchi, 4 in meno dell’importo inserito nel Preventivo dal governo (quei 16,5 milioni cancellati su proposta di Lega e Centro nel rapporto di maggioranza).

Lo aveva preannunciato e lo ha messo nero su bianco: il Centro, come il Ps, chiede la cancellazione del cosiddetto contributo di solidarietà a carico dei dipendenti del Cantone, ovvero la trattenuta del 2 per cento. Agustoni, Dadò, Fonio e Passalia invitando quindi il plenum ad abrogare il relativo decreto legislativo. Balli proporrà («a nome del gruppo») un emendamento riguardante «la non sostituzione del personale partente in misura maggiore rispetto a quanto indicato nel rapporto di maggioranza, che è del 20 per cento». I dettagli, dice, «sono in fase di affinamento». Passiamo all’Udc, che in una nota ricorda di aver elaborato “un rapporto di minoranza con tre decreti di correzione, che sono stati trasformati anche in emendamenti: si propone di bloccare la spesa del personale, di ridurre la spesa di beni e servizi (funzionamento) e concedere una crescita massima netta dell’1% alle spese di trasferimento (sussidi)”. Secondo i democentristi, “queste misure, se accettate, andrebbero a compensare concretamente le misure che Gran Consiglio e Consiglio di Stato si apprestano a togliere dalla proposta di Preventivo originale, riportando il deficit sulla rotta del pareggio entro il 2025”.

‘Carovita da riconoscere’

I granconsiglieri dell’Mps Matteo Pronzini e Giuseppe Sergi andranno in aula presentando oltre quaranta emendamenti. «Chiederemo – spiega Pronzini – la cancellazione di tutti i tagli, proposti a Preventivo sia dal governo sia dal parlamento, riguardanti il personale, gli istituti sociosanitari e la scuola. Chiederemo nel contempo di inserire nel Preventivo 2024 il riconoscimento integrale del carovita: 1,4 per cento in base all’indice di novembre». Da ricordare che le trattative per la compensazione del rincaro fra sindacati e Consiglio di Stato sono ancora aperte: un nuovo incontro fra le parti è previsto dopo la seduta parlamentare di settimana prossima. Su questo tema un emendamento di Claudio Isabella (Centro), Giulia Petralli (Verdi), Fabrizio Sirica (Ps) ed Evaristo Roncelli (Avanti con Ticino&Lavoro) chiede di riconoscere a tutti i dipendenti “un rincaro dell’1% e, a chi guadagna meno di 70mila franchi, anche un contributo una tantum di 400 franchi”. Petralli e Isabella chiedono anche, con un altro emendamento, di adeguare la scala salariale dei collaboratori delle case anziani a quella dei dipendenti dell’Ente ospedaliero cantonale. Riprende Pronzini: “Come Mps, proporremo inoltre un dimezzamento delle indennità per i gruppi parlamentari e per i deputati nonché la riduzione del salario e dei rimborsi spese per i consiglieri di Stato”. Emendamenti vengono annunciati anche dai granconsiglieri del Partito comunista Massimiliano Ay e Lea Ferrari, per fra l’altro mantenere l’attuale offerta di mense scolastiche e dell’Amministrazione. Chiedono pure lo stanziamento di “24’000 franchi” per garantire agli aspiranti avvocati lo svolgimento dell’alunnato giudiziario anche al Tribunale di espropriazione.