Inizia mercoledì 18 ottobre una serie di incontri voluta dai commercianti, e sostenuta dalla Scm, per presentare le attività e farsi conoscere
Un momento di relax a fine giornata, per scambiare quattro chiacchiere con gli amici di sempre e, perché no, fare nuove conoscenze. Da mercoledì 18 ottobre a Chiasso ci saranno nuove occasioni per prendere un aperitivo in compagnia. Inizia infatti una serie di incontri – il cui calendario è in via di definizione – organizzati direttamente nei negozi. Il primo sarà nel salone di Patrick Merlo, in piazza Colonnello Bernasconi 2: dalle 17.30 ci sarà un aperitivo, organizzato in collaborazione con il gruppo Facebook ‘Sei di Chiasso se...’ e sostenuto dalla Società commercianti del Mendrisiotto (Scm). Un appuntamento che, come detto, verrà riproposto anche in altri negozi di Chiasso, Mendrisio e dell'intero distretto a cadenza mensile o bimensile.
La Scm ha accolto positivamente l'iniziativa. «Era un progetto al quale stavamo pensando – conferma il presidente Davide Rampoldi –. Nell'ambito del concetto di rete al quale stiamo lavorando, prima della fine della mostra organizzata nell'ambito del progetto ‘Urban Art’ abbiamo invitato tutti i commercianti per una visita, seguita da un aperitivo. Patrick Merlo mi ha informato della volontà di organizzare un aperitivo nel suo salone. Un'idea che si è incastrata perfettamente con la nostra iniziativa di invogliare i commerci che lo desiderano a organizzare eventi di questo tipo e portare persone nei negozi, sfruttando il sostegno della Scm con la sua rete e le sue conoscenze, per essere più vicini al territorio e alle persone». Uno degli obiettivi sul quale il comitato della Scm sta lavorando è quello di «cambiare il paradigma, puntando sulla qualità invece che sulla quantità e quindi lavorando bene e con chi c’è, nella consapevolezza che i numeri di una volta potranno anche tornare, ma non a breve termine». Gli aperitivi nei negozi hanno ricevuto sostegno e apertura dai Municipi di Chiasso e Mendrisio e dai rispettivi uffici marketing. «Stiamo già parlando con altri negozianti – conferma Rampoldi –. L'evento non deve necessariamente essere abbinato a un'inaugurazione o a un anniversario». L'unico requisito è quello di voler essere promotore di un evento che «porti gente sul territorio per avere, oltre all'aspetto economico per i commercianti, socialità e vicinanza: le occasioni di incontro portano conoscenze anche da fornitori, colleghi e clienti. Senza dimenticare che bisogna essere più aperti: è vero che ognuno fa il suo ma ascoltare anche quello che fanno gli altri può essere d'aiuto».
La Scm è sempre pronta a valutare e supportare le iniziative che arrivano dai singoli commercianti. «Una critica che sentiamo spesso è che non facciamo nulla – aggiunge Davide Rampoldi –. È vero che potremmo fare di più, ma è anche bello vedere che siano i commercianti a lanciare delle proposte. Il nostro obiettivo è quello di coinvolgere tutti, esercenti inclusi, per creare movimento e vita: quando si organizza qualcosa, la gente risponde sempre presente. Le persone ci sono: non è facile trattenerle ma dobbiamo imparare a farci conoscere». Proprio per arrivare a questo obiettivo, alcuni progetti sono già in fase di studio anche per la prossima primavera.
L'apripista dell'iniziativa Patrick Merlo spiega di essere “consapevole delle preoccupazioni di alcuni riguardo l'organizzazione dell'evento in un luogo commerciale. Ma l'idea è proprio quella di variare le location, dall'organizzare un aperitivo in un negozio, in un bar, in una piazza o anche in un museo – commenta –. Lo scopo è promuovere la socialità e sfatare l'idea negativa che molti hanno di Chiasso, associandola solo ai problemi legati ai rifugiati. A Chiasso ci sono stati momenti molto più critici, come circa un decennio fa quando la presenza di rifugiati era molto più evidente. La mia intenzione non è politica e non ho paura dei rifugiati”. Al contrario, ”attraverso questi eventi voglio dare un impulso positivo alla città”. Il commercio sta attraversando un periodo difficile. Patrick Merlo non ha intenzione di arrendersi, anzi “continueremo ad andare avanti, organizzando eventi e promuovendo la socialità tra i cittadini”. Anche Davide Rampoldi torna in conclusione sul tema che sta animando la discussione nelle ultime settimane. «La situazione di Chiasso la conosciamo. Il Municipio sta lavorando, ma adesso abbiamo bisogno che Cantone e Confederazione si ricordino che Chiasso è in Ticino, e quindi in Svizzera».