Alla Città è stato consegnato il label dell’Unicef, ottenuto nel 2023, per l’impegno nella promozione della Convenzione dei diritti dell’infanzia
Lugano è un Comune amico dei bambini, ora anche ufficialmente. Il riconoscimento ottenuto nel 2023 è stato infatti consegnato da Unicef Svizzera e Liechtenstein sabato 31 agosto ai rappresentanti della Città, per l’impegno dell’ente pubblico nella promozione della Convenzione dei diritti dell’infanzia. La cerimonia si è tenuta a Villa Ciani, nell’ambito della manifestazione Mando al Parco. All’evento erano presenti: il sindaco Michele Foletti; la delegata dell’Unicef per la Svizzera italiana Frida Andreotti; la specialista dell’iniziativa Unicef Comune amico dei bambini nonché Child Rights Advocacy Vera Pagnoni; la direttrice della Divisione socialità Sabrina Antorini Massa e Ylenia Rocca della medesima Divisione; il direttore della Divisione eventi e congressi Claudio Chiapparino.
Lugano ha ottenuto il label nel maggio del 2023, dopo un percorso intrapreso nel 2020 che ha portato a una valutazione dei servizi cittadini, secondo la quale Lugano ha totalizzato il 70% degli indici considerati dall’Unicef a tutela dell’infanzia. Successivamente – dopo l’ascolto di 841 tra bambini, adolescenti e giovani e 93 genitori –, la Città ha redatto un Piano d’azione con misure specifiche per rispondere a proposte e criticità, approvato dal Municipio nel 2022. La gran parte delle misure è già stata attuata. Il label è stato poi assegnato nel 2023, dopo una giornata di valutazione con rappresentanti della Città, gruppo di lavoro dell’Unicef e un esaminatore esterno appartenente al mondo accademico.
A un anno da quella giornata è possibile tracciare un primo bilancio, in particolar modo nell’ambito delle politiche giovanili e della conciliabilità famiglia e lavoro. Nel 2024 il settore delle politiche giovanili ha sviluppato ad esempio un progetto a Barbengo, quartiere più periferico rispetto ad altre realtà rionali. Uno spazio di proprietà del Comune è stato messo a disposizione dei giovani del quartiere che possono utilizzarlo in autonomia, con la supervisione degli operatori del Servizio di prossimità. I genitori che devono organizzare i loro impegni e trovare soluzioni di accudimento dei figli possono invece contare sull’ampliamento sui 12 mesi dell’apertura dei Servizi extrascolastici comunali.