Una mozione della consigliera comunale Valentina Aricò Respini sottolinea l'opportunità data dalla certificazione dell'Unicef per avvicinarsi ai giovani
"Il programma ‘Comune amico dei bambini’ promosso da Unicef, potrebbe essere la giusta risposta da parte del Comune di Minusio per aumentare la prossimità dei giovani alla vita comunale e politica, facendo loro sentire che le amministrazioni tengono alle tematiche e alle dinamiche contestuali che li riguardano, integrandoli anche nei processi partecipativi e decisionali".
È la convinzione della consigliera comunale di Minusio Valentina Aricò Respini, esplicitata a nome del gruppo Plr in una mozione presentata all'esecutivo del Comune locarnese. La rappresentante liberal radicale fa notare come "sin da piccoli, cresciamo con l'idea di cercare sempre un posto sicuro, un luogo accogliente e protetto". Lo si fa nelle fiabe, dove tale luogo è rappresentato ad esempio "dalla casa dei tre porcellini, oppure il castello delle classiche favole o l’albero dei bimbi sperduti nell’isola che non c’è", e anche giocando, costruendo "piccole case sull’albero o tende indiane con coperte e qualche bastone di scopa. Oggi, da cittadina mi interrogo se il mio Comune non possa in un qualche modo divenire o avvicinarsi a quel posto vicino e sicuro che ogni bimba o bimbo cerca e sogna".
Un modo individuato appunto nella certificazione del Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia, in Ticino ottenuta finora solo da Locarno (nel 2021) e Lugano (2023)... "Tramite questo progetto l’Unicef promuove l’attuazione della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia a livello comunale per mezzo di misure che valorizzino socialmente l’infanzia e permettano ai Comuni di fare il punto della situazione in
questo ambito", in particolare attraverso "un questionario che propone ai Comuni interessati una serie di indicatori che consentono di verificare fino a che punto sono a misura di bambino". L'iniziativa quindi "si prefigge di perseguire i seguenti obiettivi delle bambine e dei bambini ticinesi: accesso all’istruzione, lezioni di buon livello, partecipazione, prevenzione sanitaria, protezione contro la violenza, gli abusi e lo sfruttamento ecc. Sono fattori che possono essere regolati da normative federali e cantonali, l’Unicef avvia una procedura di verifica dei Comuni al fine di riconoscere il titolo di ‘Comune amico dei bambini’".
Aricò Respini fa infine notare come una tale certificazione "giova in prima linea ai bambini e agli adolescenti, ma anche il Comune ne trae beneficio, poiché sta a indicare una migliore qualità di vita".