Luganese

Lugano verso la certificazione ‘Comune amico dei bambini’

La seconda fase del percorso che l’anno prossimo dovrebbe portare all’ottenimento del label prevede un sondaggio rivolto ai giovani fra i 14 e i 19 anni

Scopo: promuovere il sostegno per la gioventù (Ti-Press/Archivio)
7 ottobre 2021
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Lugano dovrebbe ottenere nel 2022 la certificazione dell’Unicef di ‘Comune amico dei bambini’. Come spiegato oggi dal capodicastero Formazione, sostegno e socialità Lorenzo Quadri, entra nel vivo la seconda fase del percorso intrapreso l’anno scorso per ottenere il label. A breve, tutti i ragazzi e le ragazze fra i 14 e i 19 anni riceveranno per posta un flyer che li inviterà a partecipare a un sondaggio online, in modo da raccogliere idee, bisogni e aspettative dei giovani per rafforzare la loro partecipazione alla vita civica. Quest’ultima è infatti uno dei principi sui quali si fonda la convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo e uno degli obiettivi della certificazione è proprio quello di promuovere politiche che sostengano la gioventù. Le opinioni espresse serviranno infatti per sviluppare nuovi progetti di promozione dell’infanzia e dell’adolescenza.

«Il Municipio crede nel valore educativo della partecipazione giovanile – l’osservazione di Quadri –, quindi si fa appello sui genitori e sui docenti per promuovere l’iniziativa. Spesso si dice che i giovani non sono cittadini di domani, ma lo sono anche di oggi, solo che non votano. Bisogna comunque tenere conto delle loro opinioni». I minorenni, ha ricordato il municipale, a Lugano sono oltre 10’000 e a loro vanno aggiunti quelli che si recano in città per motivi di studio, di lavoro, sportivi o di svago. Di questi, 3’000 sono interessati dall’iniziativa. «La loro opinione è importante per apportare correttivi e per dimostrare che i giovani non sono solo quelli protagonisti delle cronache, con comportamenti inadeguati». A tal proposito, riferendosi in particolar modo agli scontri con le forze dell’ordine in occasione di assembramenti, Quadri ha spiegato che è stato creato un tavolo di lavoro fra il proprio dicastero e quelli condotti da Karin Valenzano Rossi (per la polizia) e Roberto Badaracco (per gli eventi), con lo scopo di affrontare la problematica da diversi punti di vista.

«La Città si è sempre dimostrata sensibile alle questioni giovanili – ha ricordato ancora il municipale –, l’Ufficio giovani esiste dal 1992. Lugano è stato il primo Comune in Ticino ad aprire un servizio di prossimità per i giovani, è una realtà da oltre dieci anni in un settore costantemente in evoluzione, dimostrazione del fatto che siamo una Città che vuole affrontare le difficoltà con il dialogo».