Votate le alleanze con Pc, Pop e Fa. La municipale Zanini Barzaghi non si sente indispensabile ma si mette a disposizione per un'altra legislatura
È emersa più volte stasera all’assemblea del Ps di Lugano la decisione dei Verdi, che venerdì scorso hanno annunciato di non voler costituire con il Ps una lista unica per il Municipio alle prossime elezioni comunali di aprile. In proposito, si è detta «sorpresa e dispiaciuta» la municipale socialista di Lugano Cristina Zanini Barzaghi, per le critiche formulate nei suoi confronti da parte degli ex alleati. Nel suo intervento, a mò di bilancio della legislatura che volge al termine, nel corso della riunione del partito riunita al Palazzo dei Congressi, Zanini Barzaghi ha inoltre annunciato di «non sentirsi indispensabile», ma di essere «a disposizione per un’ulteriore legislatura». Un’assemblea nella quale lo sguardo è stato rivolto al futuro, nella convinzione (implicita), che ci sono buone possibilità di mantenere il seggio Ps in Municipio, anche senza i Verdi.
All'assemblea, la cinquantina di persone presenti ha discusso e approvato le alleanze per il quadriennio 2024-2028 e costituito la commissione cerca. Vi hanno partecipato anche il vice-presidente cantonale Adriano Venuti, che si è trasferito di recente da Massagno a Lugano e il capogruppo dei Verdi Danilo Barattii. La copresidente della sezione Ps di Lugano Tessa Prati ha illustrato un resoconto di quanto fatto e quanto resta da fare, senza nascondere alcune carenze in un paio di gruppi di lavoro. A titolo di commento politico, Prati ha puntato il dito contro un Municipio che mostra sempre più il suo volto di destra, che è incapace di uscire da vecchi schemi ormai logori, di portare avanti e concludere progetti sul tavolo da anni. «La necessità di cambiare è evidente, dobbiamo insistere con i nostri argomenti, come gli aiuti sociali, la mobilità sostenibile e focalizzarci sui progetti per migliorare Lugano. A proposito di aeroporto, è ora che la Città si decida di lasciare ai privati il compito di occuparsene, mentre per il Campo Marzio, occorrerà progettare in maniera innovativa».
Nel suo intervento, la municipale socialista ha ricordato il difficile inizio di legislatura, caratterizzato dallo sgombero e la demolizione di un edificio dell’ex Macello di Lugano, il decesso dell’ex sindaco Marco Borradori, sostituito da Michele Foletti e il rimescolamento parziale di alcuni dicasteri. Zanini Barzaghi ha pure ricordato come alcuni dossier si siano sbloccati, come il Pse e la casa per anziani di Pregassona: «Passi avanti sono stati compiuti nella parità tra i generi, con la concretizzazione dell’idea di mensa e di doposcuola per tutti e gli incrementi di aiuti erogati nei confronti delle persone in difficoltà». Tra gli argomenti, la municipale socialista ha messo in evidenza che il più significativo progetto strategico, quello di Piano direttore di Lugano (più noto come Pdcom), abbia compreso, in diversi punti, il programma rossoverde. Negli ultimi anni, ha inoltre sottolineato Zanini Barzaghi, sono stati aumentati i sostegni a favore del trasporto pubblico, è stata implementata la zona a velocità limitata (a 30 km/h) sul lungolago ed è stato allestito il piano di mobilità ciclabile. Seppur spesso in minoranza nell’esecutivo, la municipale ha sempre cercato di promuovere maggiore attenzione verso le fasce di popolazione più deboli.
A proposito di alleanza, il copresidente della sezione Filippo Zanetti ha spiegato che la scelta è stata quella di consolidare i rapporti in essere. Quindi, la lista unica per il Municipio sarà con Partito comunista (Pc), con il Partito operaio e popolare (Pop) e con Forum alternativo (Fa). A domanda specifica su eventuali contatti intrapresi con ‘Avanti’ e ‘Ticino & Lavoro’, Zanetti ha risposto che i rappresentanti di questi due ultimi partiti non sono stati sentiti. «Si è preferito puntare su alleanze meno dogmatiche, più pragmatiche e concentrate su temi locali», ha aggiunto il copresidente replicando all’intervento dell’ex capogruppo socialista in Consiglio comunale Martino Rossi, che ha stroncato l’alleanza col Pc, per le posizioni anti–socialiste che ha assunto con la lista ‘No Ue - No Nato’ nella campagna elettorale per le elezioni federali. Dopo l’intervento dell’ex deputato in Gran Consiglio e consigliere comunale Gianrico Corti, sulla ‘politica come arte del possibile’, l’assemblea ha ratificato quasi all’unanimità la scelta dei vertici della sezione Ps di Lugano.
Il capogruppo Ps in Consiglio comunale a Lugano Carlo Zoppi ha invece arringato l’assemblea, che è stata invitata a manifestare coraggio in vista delle prossime elezioni: «Il nostro peggior nemico è la paura, abbiamo bisogno di persone valide, competenti e che abbiano voglia di lavorare. Il Ps ha vissuto momenti migliori, talvolta ci siamo ridotti a votare per il meno peggio. Dobbiamo abbandonare la zona di comfort che si sta riducendo. Non possiamo perdere ulteriore terreno in Consiglio comunale. Nemmeno un seggio, altrimenti, non saremo rappresentati in due commissioni permanenti del legislativo». Il capogruppo ha inoltre sottolineato il buon lavoro svolto in Consiglio comunale, dove spesso il Ps è riuscito a fare emergere i propri temi.
L’assemblea ha ratificato infine la composizione della Commissione cerca, che è composta dal copresidente Filippo Zanetti, dall’ex consigliere comunale Marco Jermini e dalla ex municipale di Viganello Marilena Ranzi-Antonioli.