Luganese

Lugano, partiti divisi sull'ex Bsi di Cadro

Fra prudenza, appoggio e scetticismo, parola al legislativo sull’idea del vicesindaco Michele Bertini di valutare l’acquisto del sedime della Efg

Ti-Press
3 maggio 2019
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La Città dovrebbe ragionare sull’acquisto del sedime di Cadro di proprietà della banca Efg? Abbiamo rivolto la domanda ai rappresentanti dei partiti in Consiglio comunale. Allo stato attuale, la destinazione è conforme alla proposta del vicesindaco di Lugano Michele Bertini (cfr. ‘laRegione’ di martedì).

Il capogruppo dei Verdi Nicola Schönenberger ne fa una questione di contenuti: «Occorre valutare in base ai bisogni della popolazione. In questo caso mi pare non ci sia bisogno, meglio lasciar fare ai privati e concentrarsi invece sui grandi progetti Polo sportivo e degli eventi e il centro congressuale al Campo Marzio». A Karin Valenzano Rossi (Plr), per contro, l’idea del vicesindaco piace: «La riqualifica della struttura già esistente merita di essere valutata e approfondita. A Lugano ‘manca’ acqua alla luce delle numerose richieste delle associazioni e della prevista chiusura della piscina del Liceo Lugano 1». Sposa la proposta anche Simona Buri (Ps): «È un’ottima idea. Peraltro la zona, a livello pianificatorio sarebbe già conforme. Il progetto della banca invece mi appare come una speculazione e quindi se per una volta si volesse ‘regalare’ qualcosa a nord di Lugano, in particolare in vista del collegamento ciclopedonale con il ponte di Spada… Il costo dell’operazione, sempre che la Efg accetti non dovrebbe essere troppo roppo oneroso». È più cauto Michel Tricarico (Ppd) secondo cui «visto che la destinazione è conforme al Pr attuale, prima bisognerebbe sondare l’interesse di un privato per rilevare il sedime e se c’è l’accordo della Efg (che invece vorrebbe rilanciare il comparto con un progetto immobiliare ma occorre una variante di Pr). Se la Città volesse aprire una trattativa con la banca, anzitutto dovrebbe verificare l’effettivo fabbisogno di aree ricreative e sportive su tutto il comprensorio non solo cittadino, poi fare una valutazione finanziaria del costo visto che, ad esempio, solo per il parco Viarno, servirà qualche milione per acquisire i terreni e la piscina di Carona necessita di investimenti».

Più scettico il capogruppo Udc Tiziano Galeazzi: «Se ci saranno proposte andranno valutate, ma le priorità dovrebbero essere altre: il Polo sportivo e degli eventi a Cornaredo e il centro congressuale di Campo Marzio, per il quale pare non ci sia un gran interesse da parte dei privati. Abbiamo già la piscina di Carona, i bagni pubblici a lago…». Più o meno sulla stessa linea Lukas Bernasconi, vicecapogruppo della Lega, secondo cui «è prematuro prendere posizione. Prima dovranno essere fatte le verifiche del caso, per capire e decidere se l’idea è fattibile e ha un senso».