Per la ristrutturazione dello stabile acquistato dal Comune arriva il credito di costruzione; in materia di sicurezza si valutano due possibilità di collaborazione
È nelle mani del Municipio di Minusio la progettazione definitiva della ristrutturazione dell’ex stabile postale, in cui confluiranno Ufficio tecnico comunale, Azienda acqua potabile e sede della Polizia comunale, con la prospettiva di insediarvi a medio termine anche i magazzini della squadra. Nel corso del mese di settembre uscirà il messaggio con la richiesta del credito di costruzione di circa 3 milioni di franchi, sul quale i consiglieri comunali troveranno anche qualche nuova e inedita osservazione riguardante la sistemazione esterna del sedime. L’intenzione è infatti quella di abbinare alla ristrutturazione dell’edificio, in un secondo momento, la creazione di uno spazio pubblico. Il team di progettazione è stato coordinato dallo Studio Guscetti di Minusio.
Felice Dafond, sindaco di Minusio, conferma che «a breve usciremo con il credito di costruzione. Il palazzo della Posta era a suo tempo stato acquistato a un prezzo molto interessante e contestualmente abbiamo fatto delle riflessioni sui contenuti. Da uno studio di fattibilità emergevano quattro possibili scenari: mettere a posto l’esistente; sul lato destro inserire sotto la squadra comunale e i servizi tecnici e sopra altri locali; alzare; o demolire tutto per ricostruire. Considerata innanzitutto inattuabile l’opzione riguardante la ricostruzione, che avrebbe avuto dei costi spropositati, abbiamo deciso di propendere per l’inserimento nell’esistente dell’Ufficio tecnico, della sede della Polizia comunale (il cui futuro assetto è peraltro ancora da stabilire con esattezza) e l’Azienda acqua potabile». Riferendosi ai circa 3 milioni di franchi che verranno richiesti al legislativo, Dafond conviene che «il credito di costruzione è abbastanza consistente, ma l’antefatto positivo è dato dall’acquisto del terreno a un prezzo particolarmente favorevole». Quanto all’idea di spazio pubblico sul fronte nord-ovest, piace ma va valutata in proiezione, per essere eseguita in un secondo momento. «Il primo passo sarà intervenire sullo stabile esistente, poi arriveranno la piazza e un ampliamento per la squadra comunale».
Il discorso riguardante l’inserimento della sede della Polcomunale si lega a quello attualmente in corso sul futuro della stessa. Ed è notoriamente un discorso gravato da anni di tribolazioni durante i quali il Consiglio comunale ha chiesto a più riprese al Municipio di esplorare nuovi scenari di collaborazione intercomunale dopo il divorzio da Muralto e il periodo “in solitaria” che ha visto un notevole aumento dei costi del servizio. Renato Mondada, capodicastero Sicurezza, fa il punto annunciando che «sul tavolo dell’esecutivo vi sono due proposte per due scenari di collaborazione. Una riguarda la Polizia intercomunale del Piano, che ha Gordola come Comune sede; l’altra l’entrata in convenzione con la Polcomunale di Locarno, ovverosia il Polo della Regione VI». Nel merito delle due proposte, il vicesindaco anticipa quanto segue: «La convenzione che regola i rapporti della Polizia intercomunale del Piano considera un Corpo unico per tutti i Comuni che vi fanno capo. A livello finanziario continuerebbe ad esserci un unico Comune sede (Gordola) che amministra il Corpo e poi fattura ai Comuni convenzionati in base al costo effettivo (spese-ricavi) suddiviso per il numero di abitanti. Dal punto di vista organizzativo, l’interventistica sarebbe concentrata nella sede di Gordola (così come il Comando), mentre la sede della Polizia territoriale dell’intero comprensorio verrebbe centralizzata a Minusio (che avrebbe un terzo degli abitanti dell’intero comprensorio). Ciò significa che a Minusio manterremmo una decina di agenti con compiti di prossimità, che opererebbero tuttavia su tutto il territorio considerato, ovverosia da Minusio al Piano fino al Gambarogno, ma anche in Verzasca. In sostanza Gordola replicherebbe con Minusio ciò che da anni sta facendo con gli altri Comuni convenzionati, con la differenza della sede ubicata da noi per quanto riguarda la “territoriale”».
Quanto invece alla soluzione con Locarno, «si parlerebbe di un’integrazione completa nella Polcomunale cittadina, con un presidio a Minusio dotato di un numero adeguato di agenti, operativi solo sul territorio di Minusio, con compiti di prossimità. Dal profilo economico il prezzo pro capite per Minusio sarebbe fissato nella convenzione, indipendentemente dai costi effettivi generati, mentre i ricavi da multe continuerebbero ad essere incassati da Minusio».