Il Consiglio comunale è invitato ad approvare il credito per la trasformazione in stabile amministrativo, ma non mancano alcune critiche all’esecutivo
Diciamo che non è andata proprio come una lettera alla posta, ma tenendo un approccio "pragmatico" e non senza esprimere alcune critiche, la Commissione della gestione di Minusio invita il Consiglio comunale cittadino ad approvare un credito di costruzione di 3,5 milioni di franchi per la ristrutturazione e la trasformazione dell’ex edificio postale a stabile amministrativo, nel quale verranno inseriti l’Ufficio tecnico comunale, l’Azienda acqua potabile e la Polizia comunale. Questo nonostante nel suo rapporto la stessa Commissione sottolinei come una visione strategica a medio-lungo termine sia "mancante oppure non comunicata in modo chiaro", a cui si aggiunge, in ottica di progettualità, una "capacità di gestione limitata", adottando una "strategia Lego" nella quale ogni cubetto è conseguente alla realizzazione di quello precedente e obbligando così il legislativo a "scelte forzate, a volte prese a naso tappato".
Nello specifico, il credito andrebbe a permettere la realizzazione della prima tappa della Variante 1 di un progetto il cui iter ha richiesto più di tre anni di lavoro e che aveva preso avvio nel settembre 2018 con l’acquisto, per una cifra di circa 1,6 milioni di franchi, dell’ex stabile postale. In seguito in fase di progettazione era stata rapidamente scartata dall’esecutivo – in particolare per costi e tempistiche eccessivi – la Variante 2 che prevedeva la demolizione completa dell’edificio e la costruzione di uno stabile ex novo che andasse a sfruttare in modo completo i parametri pianificatori. Un’opzione quest’ultima rivalutata dalla Gestione, ma ugualmente scartata – nonostante avrebbe permesso di accorpare in un unico stabile l’intera amministrazione comunale – per i costi elevati (circa 9,5 milioni), così come per le conseguenze negative che il mancato spostamento a breve-medio termine dei vari servizi avrebbe su altre situazioni (il progetto della scuola dell’infanzia verrebbe in parte bloccato; la nuova convenzione di collaborazione con la Polizia del piano non disporrebbe di una struttura adeguata; l’Ufficio tecnico rimarrebbe in una situazione di precariato continuo). Promossa quindi la Variante 1, troncata delle tappe 2 (aggiunta di un corpo interrato per i magazzini comunali) e 3 (inserimento sulla pianta dello stabile di un ulteriore volume utilizzabile e in un secondo momento creazione di uno spazio pubblico), ma che considera anche la ristrutturazione della Casa comunale per una cifra di poco inferiore ai 5 milioni di franchi, nonché altri importanti investimenti previsti nei prossimi anni nel comune affacciato sul Lago Maggiore (ad esempio il rifacimento dei ponti in via Simen per 11,8 milioni di franchi).