Locarnese

Chiesti 20 anni e l'espulsione dalla Svizzera per l'uxoricida

Questa è la pena che il pp Moreno Capella ha chiesto oggi nei confronti del 57enne macedone per aver ucciso la moglie nel giugno del 2017

Il calvario della donna era iniziato un mese e mezzo prima dell'uccisione (Ti-Press)
19 novembre 2019
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Vent'anni di carcere e l'espulsione dalla Svizzera: è la pena che il procuratore pubblico Moreno Capella ha chiesto oggi nei confronti del 57enne macedone a processo alle Assise criminali a Lugano per aver ucciso la moglie, nel giugno del 2017, sparandole diverse volte e a distanza ravvicinata. Dopo aver ucciso la moglie, l’imputato tentò il suicidio, sparandosi con la stessa arma usata contro la vittima. Contro la moglie l'uomo ha esploso 7 colpi, di cui 5 da tergo e 4 letali.

Il calvario della donna era iniziato un mese e mezzo prima, quando con coraggio, lasciandolo, aveva deciso di riprendersi la sua vita. È stato un cammino angoscioso e assillante, ma in pochi hanno saputo cogliere i giusti segnali. L'ha terrorizzata per almeno un mese con una lunghissima serie di messaggi in cui le diceva di prepararsi a morire.

"Questo non è solo omicidio intenzionale, è assassinio – ha osservato il pp Capella –. L'imputato ha agito con particolare mancanza di scrupoli, con movente, scopo e modalità particolarmente perversi, uccidendo a sangue freddo e con elevato disprezzo per la vita altrui".

Assassinio – subordinatamente omicidio intenzionale – contravvenzione alla Legge federale sull’assicurazione per la vecchiaia e i superstiti, incitazione all’entrata, alla partenza o al soggiorno illegali, infrazione alla Legge federale sulle armi e ripetuto danneggiamento. Sono queste le imputazioni per le quali l'imputato è stato rinviato a giudizio. Il movente del delitto, secondo l’accusa, è infatti stato la gelosia. La difesa sostiene invece che l’uomo agì d’impulso e che quindi si trattò di omicidio, reato punibile con meno anni di detenzione. Il legale dell’uomo, Niccolò Giovanettina dettaglierà le motivazioni domani, mercoledì, durante la sua arringa.

 

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