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Tagli a Ingrado, la Sinistra rilancia con un emendamento

Edoardo Cappelletti e cofirmatari chiedono di aumentare del 50% il tempo di lavoro degli operatori di prossimità dal 1° gennaio del 2026

Il Centro di accoglienza diurno di Ingrado a Viganello
(Ti-Press)
22 novembre 2024
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Un 50% di tempo di lavoro in più per gli operatori di prossimità di Ingrado. Sebbene il Municipio abbia deciso di sospendere l’estensione dell’apertura del Centro di accoglienza diurno (Cad) che Ingrado gestisce a Viganello anche durante il sabato, un potenziamento che ricordiamo è stato voluto e votato l’anno scorso dal Consiglio comunale (Cc), la Sinistra non molla. Anzi, rilancia. In vista dell’imminente voto sul rinnovo del mandato che la Città conferisce a Ingrado nell’ambito delle dipendenze valido per il 2025-28, all’ordine del giorno lunedì prossimo, il consigliere comunale Edoardo Cappelletti (Pc) e gli altri rappresentanti del gruppo hanno presentato infatti un emendamento per cercare di portare comunque qualcosa a casa in tempi di risparmi.

‘Necessario investire maggiori energie’

La motivazione dell’istanza è da ricercarsi nell’aumento del consumo di sostanze. Una crescita che a ‘laRegione’ hanno già dettagliato il capodicastero Socialità Lorenzo Quadri e il vicedirettore di Ingrado Marcello Cartolano, tematizzando in particolare l’ondata di consumo di crack che si è abbattuta anche sul Ticino e su Lugano. Altra questione che richiede un impegno accresciuto di chi è al fronte, è la complessità dei casi affrontati. “Il 2023 è stato l’anno in cui il policonsumo ha preso il sopravvento rispetto alla classica sostanza d’elezione” scrive Cappelletti, citando il rapporto di attività di Ingrado allegato al messaggio municipale sul rinnovo del mandato. “Il lavoro degli operatori è reso più difficoltoso – si legge ancora – e si rende necessario investire maggiori energie nell’informazione e nella prevenzione dei rischi nei quali incorrono i policonsumatori”. Le cifre stesse contenute nel rapporto confermano queste dichiarazioni. Durante lo scorso anno il numero di utenti del Cad è aumentato del 26% e la tendenza, ci ha spiegato Cartolano, è la medesima anche per il corrente anno.

Cresce il consumo, ma l’organico è inalterato dal 2018

Tuttavia, aggiungono i consiglieri comunali, “è possibile affermare che alla comprovata crescita dei bisogni del territorio non abbia sempre corrisposto un rafforzamento conseguente del Servizio, il cui organico è rimasto inalterato dal 2018 malgrado l’aggravamento del quadro sociosanitario descritto”. A tal proposito, nell’emendamento si ripercorre anche un breve storico: “Per molti anni il mandato conferito a Ingrado dal Comune si limitava a coprire il costo di un operatore di prossimità, unica figura educativa presente sul territorio. Nel 2017 il Servizio di prossimità era composto da due operatori per una percentuale del 120%, mentre il contributo della Città ammontava a 80’000 franchi, 42’000 dei quali versati dai Comuni limitrofi. Nel 2018 l’aumento del finanziamento comunale ha permesso di consolidare tale servizio, portando a tre il numero di operatori per un tempo pari al 220%, il 180% dei quali coperti dalla Città e dai Comuni limitrofi”. Questo stato di cose, ovvero una copertura del 180%, ha trovato conferma nel 2019, nel 2020, nel mandato 2021-24 e in quello attualmente all’esame del Cc.

Un impatto finanziario ‘modesto’

L’impatto finanziario di quanto richiesto dalla Sinistra è giudicato “modesto”: 55’000 franchi annui e permetterebbe di portare a 280% la percentuale di lavoro degli operatori, per garantire una maggiore prevenzione, riduzione dei rischi e promozione della salute rivolta a persone con problemi legati al consumo o alla dipendenza da sostanze. Per motivi legati alle esigenze di servizio, in ogni caso, la proposta sarebbe applicabile solo dal 1° gennaio 2026, ovvero un anno dopo l’entrata in vigore del mandato. “Qualora giudicato fattibile e indicato – si aggiunge –, questo potenziamento potrebbe portare a richiedere un aumento della partecipazione finanziaria dei Comuni limitrofi che andrebbe definita in separata sede e prevede oggi un contributo di soli 2 franchi per abitante”. Eppure, proprio le questioni finanziarie paiono centrali: spiegando il motivo del taglio deciso dal Municipio, Quadri ha detto che l’apertura di un giorno in più alla settimana del Cad peserebbe fra i 170’000 e i 200’000 franchi annui in più sulle spalle della Città.

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