Locarnese

Uxoricidio ad Ascona, martedì si apre il processo

Da settimana prossima a processo il 56enne che nel giugno 2017 sparò ripetutamente alla moglie

16 novembre 2019
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Assassinio – subordinatamente omicidio intenzionale – contravvenzione alla Legge federale sull’assicurazione per la vecchiaia e i superstiti, incitazione all’entrata, alla partenza o al soggiorno illegali, infrazione alla Legge federale sulle armi e ripetuto danneggiamento.

Sono le imputazioni che gravano sul 56enne di origini macedoni che il 23 giugno 2017 sparò ripetutamente, uccidendola, alla moglie, e che per questo verrà processato da martedì prossimo, 19 novembre, dalle Criminali di Locarno riunite a Palazzo di giustizia di Lugano. Il grave fatto di sangue – che rappresenta ovviamente l’elemento più importante di tutto l’impianto accusatorio – si verificò in zona Migros ad Ascona nel corso della mattinata. Destò grande scalpore anche per la violenza dell’atto: l’uomo esplose infatti non uno, ma una decina di colpi all’indirizzo della moglie. I due erano in fase di separazione, ma questa prospettiva non veniva ovviamente accettata dall’uxoricida. In una perizia specialistica fatta esperire dagli inquirenti si parla di una perdita giudicata inaccettabile. Un meccanismo, questo, purtroppo molto presente nei casi di femminicidio. Dopo aver ucciso la consorte, il 56enne tentò anche di togliersi la vita. In aula l’imputato dovrà come detto rispondere anche di altri reati, commessi in un lasso di tempo compreso fra il 2016 e quella mattina di giugno del 2017. Godrà di una lieve scemata imputabilità.

In aula sarà difeso dall’avvocato Niccolò Giovanettina di Bellinzona, mentre la tesi dell’accusa verrà sostenuta dal titolare dell’inchiesta, procuratore pubblico Moreno Capella. La Corte sarà presieduta dal giudice Mauro Ermani e completata dai giudici a latere Fabrizio Monaci e Luca Zorzi. Il dibattimento dovrebbe durare un paio di giorni.