Da questa settimana, verosimilmente giovedì, il secondo piano dell’infrastruttura di Roveredo diventerà un alloggio collettivo
Bombe, colpi di mitragliatrice e sirene antiaeree continuano a essere all’ordine del giorno in Ucraina. Dopo ormai più di sei mesi di conflitto milioni di rifugiati sono stati accolti da tutto il mondo e anche dal Canton Grigioni, confrontato con un costante afflusso di persone in fuga, in particolare anziani, donne e bambini. All’inizio della crisi umanitaria, con la migrazione di migliaia di profughi, la direzione della Casa di cura Immacolata in accordo con le autorità comunali di Roveredo hanno messo a disposizione il padiglione 1 della medesima struttura quale alloggio collettivo. "Sotto la direzione dell’Ufficio per la migrazione e il diritto civile del Cantone dei Grigioni – si afferma nel comunicato – è stato formato un gruppo di lavoro che coinvolge l’autorità comunale di Roveredo, lo Stato Maggiore Regione Moesa, i diversi uffici cantonali e le direzioni delle scuole in modo da poter accogliere rapidamente e senza complicazione queste persone. L’obiettivo primario è sicuramente quello di promuovere una veloce ed efficace integrazione linguistica e sociale, in particolare dei bambini e dei giovani".
Da questa settimana, verosimilmente da giovedì, il secondo piano dell’infrastruttura inizierà ad accogliere i primi nuclei famigliari. Attualmente è prevista un’occupazione con una quarantina di persone, la metà ragazzi: "Parte dei giovani che occuperanno questo centro – prosegue sempre il comunicato – sono giocatori di hockey su ghiaccio. Per assicurare loro la possibilità di continuare anche l’attività sportiva, essi potranno seguire gli allenamenti e giocare con la squadra élite dei Giovani Discatori Turrita (Gdt) di Bellinzona. Gli allievi della scuola elementare verranno direttamente integrati nelle classi, coloro che frequenteranno la scuola secondaria o l’avviamento pratico inizieranno le lezioni in un’aula ricavata" all’interno della Casa di cura Immacolata prima di essere introdotti nelle differenti classi. Nella regione Moesa, in questo momento, sono registrate 39 persone con permesso S e i minori seguono già le lezioni delle locali sedi scolastiche. L’alloggio collettivo presso la struttura sarà sotto la stretta direzione dell’Ufficio per la migrazione e il diritto civile del Canton Grigioni. Per ulteriori informazioni scrivere all’Ufficio per la migrazione e il diritto civile (kfsmedien@amz.gr.ch) o allo Stato Maggiore Regione Moesa (stato.maggiore@regionemoesa.ch).