Emerge dal primo rapporto consegnato dal Municipio ai consiglieri comunali di Lugano. Intanto, l’Mps accusa: ‘Stravolta anche la passerella ciclopedonale’
Tutti gli appalti assegnati da Hrs nell’ambito del Polo sportivo e degli eventi (Pse) saranno presto pubblicati sul sito della Città di Lugano. E con loro i subappalti. Un’operazione che avverrà a cadenza trimestrale. Ma che scontenta il Movimento per il Socialismo (Mps), principale oppositore politico del progetto: «Bisognerebbe pubblicare le delibere, è lì che figurano i prezzi degli appalti ed è quindi lì che si può rintracciare un eventuale dumping», sostiene Matteo Poretti. La notizia emerge dal primo rapporto semestrale sullo stato dei lavori al cantiere del Pse consegnato negli scorsi giorni dal Municipio ai consiglieri comunali. Una promessa ribadita ancora durante gli scorsi mesi in conferenza stampa, dopo le polemiche relative sia alle modifiche di progetto – a cominciare dalle facciate del Palazzetto dello sport – sia a una comunicazione che tardava ad arrivare nei confronti del Legislativo e in generale della cittadinanza.
E quindi eccole qui, ventisette pagine nelle quali si riassumono tutti gli aspetti principali già emersi durante gli scorsi mesi. A cominciare dall’andamento dei lavori, che non presentano ritardi: per l’Arena sportiva siamo al 50% e la fine è prevista a novembre dell’anno prossimo, con il Palazzetto siamo solo al 10% ma in linea con la tabella di marcia che prevede una consegna per novembre 2026. A seguire tutte le altre opere, con la più avanzata che è la Torre est, ovvero quella che ospiterà l’amministrazione comunale, per la quale è già iniziata la fase di appalto. Uno spostamento in vista del quale sia l’amministrazione sia la Polizia comunale, che invece si insedierà nel Blocco servizi, hanno già iniziato il cosiddetto ‘change management’, ossia un ripensamento delle necessità operative in ambito appunto amministrativo dei vari dicasteri.
Sempre per quanto riguarda la Torre est, si delineano ulteriori contenuti. Ad esempio, l’eventualità che ospiti l’Archivio amministrativo e quello Storico e del patrimonio culturale della Città. «Le valutazioni sono tuttora in corso – ci spiega il capodicastero Cultura, sport ed eventi Roberto Badaracco –. L’ipotesi però è interessante perché alla Torre est ci saranno molti spazi e questa possibilità permetterebbe di ottimizzare le sinergie da un punto di vista archivistico. Inoltre, si libererebbero beni immobiliari interessanti, come Villa Carmine o l’ex casa comunale di Castagnola, che potrebbero essere messi a disposizione per vari utilizzi». Per l’altra Torre, la ovest, si conferma quanto anticipato alcuni mesi fa: ospiterà quasi certamente un hotel. Il Credito Svizzero infatti ha richiesto il coinvolgimento di un architetto specializzato in alberghi. Sono in previsione inoltre delle modifiche relative ai contenuti privati: l’autosilo si troverà sotto al Blocco servizi e non sotto al Parco eventi, ed entrambe le Torri avranno facciate diverse rispetto al previsto.
Il rapporto contiene anche un aggiornamento sul tetto dei costi sforato di circa 15 milioni di franchi, notizia già emersa a settembre, oltre a varie precisazioni relative ai controlli sul dumping salariale, sulla sostenibilità sociale e ambientale. Tra gli allegati spiccano in particolare le prese di posizione di Hrs relative ad alcune contestazioni degli scorsi mesi, dalle facciate del Palazzetto dello sport alla ridotta capacità dell’Arena sportiva (8’250 posti invece dei 10’000 richiesti inizialmente dalla Città). La ditta precisa che, in tema dumping, tutte le pendenze sono state sin qui evase in modo soddisfacente e, su richiesta della Città, ma non con un obbligo, dato che non soggiacciono alla Legge sulle commesse pubbliche (LcPubb), è stata decisa la pubblicazione trimestrale di appalti e subappalti. «Il rapporto è corposo – osserva Badaracco –, per fornire il maggior numero di informazioni possibili. E anche per evitare questo battibecco continuo con l’Mps che ripropone argomentazioni ritrite».
Tuttavia, l’ultima contestazione dell’Mps contiene elementi nuovi ed è relativa alla domanda di costruzione pubblicata il 28 novembre con la quale Hrs sostanzialmente notifica l’assottigliamento della passerella ciclopedonale prevista nella zona sud del comparto – sopraelevata alla futura via Stadio –, che dovrebbe a questo punto passare da 12 a 7 metri di larghezza. «Si tratta di una riduzione molto significativa, del 42% – valuta Poretti –. Un ennesimo stravolgimento del progetto votato tre anni fa. Oltretutto, postulato con una domanda di costruzione incompleta: mancano l’attestato antincendio e le informazioni concernenti la volumetria e soprattutto i nuovi costi di costruzione. Per questo dovrebbe essere dichiarata irricevibile». «Si tratta di un passaggio e quindi, oltre alla qualità, il punto centrale è la funzionalità – la replica del vicesindaco –. Sono stati fatti degli approfondimenti e la funzionalità non è né limitata né peggiorata da queste modifiche». E la presunta incompletezza dell’istanza? «Se davvero è lacunosa, lo stabilirà l’autorità che esamina l’istanza (ovvero il Municipio, ndr)». «Le condizioni legali per interporre un’opposizione purtroppo sono estremamente ristrette – constata infine Poretti –, da un lato è necessario vivere nelle vicinanze e dall’altro ci sono solo dieci giorni di termine per ricorrere. Davvero poco. Ci teniamo comunque a denunciare questo andazzo, anche in vista dei prossimi progetti di partenariato pubblico privato, che hanno delle clausole contrattuali, come questa, sfavorevoli per l’interesse pubblico».