Alla vigilia del suo ritorno sulla ribalta di Cincinnati (dove lo attende la sfida con Monfils, sinora sempre battuto), Djokovic parla dei suoi progetti
«Sento ancora il fuoco dopo vent'anni di carriera, e questa sensazione mi piace». Dopo 23 Slam, 38 Master 1'000 e 389 settimane da numero 1 del mondo Novak Djokovic non è ancora sazio. «Ho ancora quella motivazione a vincere i grandi tornei e portare belle sensazioni ai tifosi» ha detto alla vigilia della sua prima partecipazione a Cincinnati dal 2019 (ha comunque vinto nel 2020 quando eccezionalmente si è giocato a New York).
Un anno prima, proprio al Western & Southern Open in Ohio, era diventato il primo giocatore di sempre a vincere almeno una volta tutti i Master 1'000 in calendario. Ovvero a completare quello che è stato definito il Career Golden Masters.
Djokovic affronterà per la 19esima volta Gael Monfils, che ha sconfitto 7-5 6-4 Alex De Minaur, provato dopo la finale raggiunta a Toronto, forte anche di 13 punti ottenuti in altrettante discese a rete. Il numero 2 del mondo ha sempre battuto Monfils, che compirà 37 anni il primo settembre, in tutti i 18 confronti diretti.