Dopo l'interruzione per la pioggia il bernese ribalta un match iniziato male ma soffre sino all'ultimo, prima di centrare il suo primo successo nello Slam
Tra un acquazzone e l'altro, a Wimbledon riprendono a concludersi le partite. Alcune, perlomeno. E tra quelle che arrivano in porto c'è quella che oppone Dominic Stricker all'australiano Alexei Popyrin, ventitreenne numero 93 dell'Atp che inizia il match nel migliore dei modi, vincendo il primo set per 6-3, ma poi è costretto a fare i conti con la reazione del bernese. Uscito indenne dalle qualificazioni sull'erba inglese, il ventenne del Mittelland (numero 117 dell'Atp) a poco a poco comincia a carburare, e dopo l'interruzione a causa della pioggia sopravvenuta nel secondo set sul parziale di 1-1, al ritorno in campo inserisce il turbo: dapprima vince la seconda frazione per 6-3, poi porta a spasso il suo avversario in un terzo set senza storia, contraddistinto da ben due break e concluso sul 6-2, dopo trentacinque minuti di gioco.
La partita, a quel punto, sembra segnata. Invece, improvvisamente, Stricker in avvio di quarto set incontra un pericoloso passaggio a vuoto, quando sull'1-0 in favore del rivale si ritrova sotto 40-15, e con un brutto doppio fallo regala il break all'avversario. La reazione dell'elvetico è immediata, e al game successivo toglie a sua volta il servizio al rivale, riaprendo così il set. Tutto inutile, però: sul 5-4 in favore di Popyrin, Stricker accusa una nuova battuta a vuoto, e al quinto set point è costretto a cedere. Così, a decidere tutto è la quinta frazione, in cui l'australiano serve per primo e prende il largo, ma nel corso del settimo game il bernese riesce a recuperare il break, tornando in corsa. Finché, all'undicesimo game, Stricker va a cercarsi un secondo break, riaprendo le porte alla speranza del suo primo successo nello Slam. Che alla fine arriva, dopo tre ore e nove minuti in campo: finisce 3-6 6-3 6-2 4-6 7-5. Il suo prossimo rivale, nel secondo turno, sarà l'americano Francis Thiafoe, testa di serie numero 10.
Avventura già finita, invece, per Céline Naef. La svittese (Wta 165) ieri non è riuscita a vincere un solo game nella sfida contro Anastasia Potapova (numero 22), interrotta dalla pioggia martedì sul 6-3 3-3 in favore della russa. Céline Naef ha praticamente detto addio alle sue speranze di successo perdendo subito la battuta, offrendo alla rivale che si apprestava a sua volta a servire il comodo punto del 4-3: tuttavia, l’elvetica fa ritorno a casa con la consapevolezza di aver mostrato buone cose prima dell’interruzione per la pioggia il giorno prima, in quello che era il suo primo match in carriera a simili livelli.
Quanto a Marc-Andrea Hüsler (Atp 81) e Viktorija Golubic (Wta 139), i due zurighesi sembrano ben partiti per difendere il proprio posto a Wimbledon: fermati entrambi dall’oscurità ieri sera, il primo è in vantaggio 7-6 7-5 2-5 sul giapponese Yosuke Watanuki (116), mentre la seconda ha vinto 6-3 il primo set nella sfida con la slovacca Anna Karolina Schmiedlova (77).